Siena - Udinese 2-1 - Robur Siena - A.C. Siena calcio World Fan Club Robur 1904

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Siena - Udinese 2-1

Stagioni > 2009-2010 > Andata

ROBUR, SECONDO SUCCESSO CONSECUTIVO  13/12/2009
SIENA-UDINESE 2-1
SIENA (4-3-3): Curci, Rosi, Terzi, Brandao, Del Grosso, Jarolim, Genevier, Ekdal, Reginaldo (dal 31' st Ghezzal), Paolucci (dal 27' st Calaiò), Maccarone (dal 48' st Jajalo). All. Malesani
A disp.: Pegolo, Rossi, Garofalo, Jajalo, Fini, Calaiò, Ghezzal
UDINESE (4-3-3): Handanovic, Basta, Coda, Zapata, Domizzi; Inler, Sammarco (dal 24' st Corradi), Asamoah; Isla (dal 24' st D'Agostino), Floro Flores, Romero (dal 29' st Lodi). All. Marino
A disp.: Belardi, Felipe, Cuadraro, D'Agostino, Lodi, Siquieira, Corradi
ARBITRO: Tommasi di Bassano del Grappa (Calcagno-Schenone/Saccani)
AMMONITI: 7' st Inler (U), 23' st Genevier (S), 25' st Ekdal (S), 42' st Rosi (S)
ANGOLI: 6-4
ESPULSI: nessuno
MARCATORI: 21' st Maccarone (S), 46' st Ghezzal (S), 47' st D'Agostino (U)
SPETTATORI: 9248 (abbonati: 8444, paganti: 804)
L'Udinese cerca la prima vittoria esterna stagionale. Il Siena il secondo successo casalingo consecutivo dopo il 3-2 sul Catania. Alla fine il risultato dà ragione alla Robur. I bianconeri guadagnano altri tre punti di platino grazie a Big Mac (il suo è davvero un eurogol), a Ghezzal, a un Curci ritrovato, come i suoi compagni di reparto (Terzi su tutti). Le altre pretendenti non fanno regali e l'inverno è ancora freddo, ma il sole cerca di farsi sempre più spazio fra le nubi.
Malesani (che proprio contro l'Udinese ha esordito come allenatore di serie A, per poi sedersi sulla panchina friulana dal gennaio al giugno 2007) sceglie Rosi come terzino destro e sposta nuovamente Reginaldo: il brasiliano torna in avanti esterno destro del tridente, dove Maccarone staziona a sinistra e Paolucci al centro. Per l'ex udinese si tratta della prima maglia titolare della stagione. Marino rivoluziona lo scacchiere: fuori D'Agostino, dentro Sammarco, nel terzetto avanzato Isla, Floro Flores e Romero.
Se al 2' Curci esce di pugno sulla punizione di Sammarco, al 5' Maccarone riceve in verticale da Ekdal, punta la porta, ma si allunga troppo la palla e poi commette fallo su Zapata. Buono l'avvio sia dello svedese che di Big Mac: al 6' l'attaccante scambia con Paoilucci che protegge la sfera e mette in mezzo, Reginaldo spizzica ma Jarolim non ci arriva. All' 8'ancora dalla sinistra parte un cross di Del Grosso, Zapata controlla, Reginaldo non ci arriva. Altissima al 9' la conclusione di Sammarco. Tra le mani di Handanivic quella di Paolucci al 14'. Al quarto d'ora l'Udinese si affaccia in area bianconera: Floro Flores vede libero l'ottimo Romero a sinistra, gli passa la palla, ma nel duello con Rosi lo spagnolo commette fallo. Al 21' Reginaldo recupera palla a centrocampo, invece dei compagni cerca l'azione personale: il tiro è da dimenticare. Al 22' Domizzi verticalizza per Floro Flores, ma l'esterno al volo dell'attaccante non crea problemi a Curci. Al 23' il pubblico senese protesta per un atterramento di Paolucci al limite dell'area, giudicato non falloso dall'arbitro Tommasi. Sulla destra Inler non fa sconti a Rosi, a sinistra bene l'asse Del Grosso-Maccarone. Al 26' ottimo il recupero dell'esterno sinistro che mette in mezzo per il numero 32. L'attaccante non aggancia, Reginaldo recupera e conquista un angolo. Tanti i rovesciamenti di fronte nel corso della gara, ma mai una conclusione davvero pericolosa da parte delle due squadre: le azioni muoiono sulla trequarti. Al 31' Ekdal di testa tira debole e centrale, Paolucci, dopo sessanta secondi, viene fermato in fuorigioco. Al 38' completamente decentrato il colpo di testa di Zapata. L'occasione del vantaggio senese è nei piedi di Maccarone: al 43' riceve palla da Paolucci, il suo diagonale finisce a lato. Al 46' doppio salvataggio in area di Terzi e di Del Grosso.
Nessun cambio nella ripresa. Nel continuo duello Paolucci-Coda, l'attaccante guadagna al 2' una punizione. Sullo sviluppo il tiro-cross di Reginaldo finisce tra le braccia di Handanovic. A lato, poi, il destro di Maccarone. Mentre al 5' Curci anticipa Sammarco, Big Mac, al 10', mette i brividi ai friulani: tira da fuori di destro potente e preciso, Handanovic si supera e mette in angolo. Fuori misura al 14' il tiro di Asamoah. Ancora lo sloveno, al 20', dice di no alla Robur: riesce a deviare in corner la bomba di Genevier. Eccezionale anche il successivo intervento sul traversone di Reginaldo. Una manciata di secondi separano la Robur dal vantaggio: è il 21' quando Big Mac tira fuori dal suo cilindro una delle perle più preziose: un bel destro a girare dal vertice dell'area imprendibile per Handanovic. Bravo Curci a chiudere su Floro Flores al 24'. Alla mezz'ora Basta cade in area e tocca la sfera con la mano. Tommasi giudica l'intervento involontario e concede soltanto l'angolo: Calaiò appena entrato, di testa, non raddoppia. Al 33' a lato il diagonale da fuori di Genevier. Lodi ci crede al 34': riceve da Corradi, poi, solo davanti a Curci tira, ma il portiere gli nega la gioia. L'Udinese avanza, l'estremo difensore bianconero è di nuovo protagonista al 38': para in due tempi un tiro dalla distanza friulano. Dall'altra parte Ghezzal si mangia il gol del raddoppio: al 41' tira debole e centrale. Al 44' Handanovic lo anticipa a terra. Di poco fuori allo scadere del tempo regolamentare il colpo di testa di Floro Flores. La rete del raddoppio senese arriva nel primo minuto di recupero: Ghezzal si avventa sul rinvio di Brandao, anticipa Handanovic con un pallonetto e fa esplodere il Franchi. Non finisce però la partita: al 47' D'Agostino riaccende le speranze friulane (al minuto successivo l'arbitro non sanziona una spinta in area su Corradi). Speranze che si spengono sotto la pioggia senese: alla fine è la Robur che guadagna i tre punti. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line

DALLA SALA STAMPA:
Alberto Malesani:
“Ce l'abbiamo fatta, siamo tutti contenti. Abbiamo giocato bene, per novanta minuti, con grande equilibrio: abbiamo affondato nel momento giusto e rischiato poco. Ora, l'importante è non abbassare la guardia. Il lavoro settimanale ci sta ripagando: ho visto grandi miglioramenti, c'è ancora tanto da fare, ma i ragazzi hanno capito qual è la via da seguire e non hanno neanche più bisogno di troppe sollecitazioni. E' bello vedere che la città, le istiutuzioni, il presidente, sono contenti. Bravi anche i tifosi che sono riusciti a dare serenità all'ambiente. Ma bravi soprattutto i ragazzi. A un minuto dalla fine li ho visti uscire palla al piede e cercare il gol. Prima non sarebbe mai successo: avevano paura e l'ambiente non li aiutava. Abbiamo preso anche un contropiede nei minuti finali, ma bene così: vuol dire che c'è voglia di giocare. Avevo un po' paura per l'assenza di Vergassola, un giocatore che ho sempre ammirato: invece la risposta del centrocampo è stata ottima. Era un centrocampo un po' leggerino, ma sia Ekdal che Genevier, hanno fatto benissimo. Il francese non ha mai trovato troppo spazio, ora si sta guadagnando il posto: dopo il suo secondo tempo eccezionale, gli ho anche fatto i complimenti. Non mi aspettavo l'esclusione di D'Agostino: meglio così per noi, è un giocatore da nazionale. Comunque è Marino che vive il quotidiano e sicuramente avrà avuto i suoi motivi per tenerlo fuori. La scelta del tridente? Anche grandi squadre ci giocano. L'importante è che le punte sappiano sia attaccare che difendere: se c'è questa disponibilità non è un problema. Finché i ragazzi continueranno a darmi la loro disponibilità, io continuerò. Reginaldo davanti? Ha dato equilibrio: quella Rosi-Reginaldo è davvero una bella coppia: devono solo migliorare in qualità. E non è detto che Reginaldo non torni a giocare dietro. Paolucci sarà contento con quanto ha scalpitato: ma se era lì è perché lo ha meritato. Mi dispiace che sia rimasto fuori Calaiò, perché avrebbe maritato lo stesso di giocare: è un grande professionista e quando entra dà sempre il suo contributo. Ma con lui la squadra sarebbe stata troppo sbilanciata. Le partite, però, sono tante e si troverà sicuramente spazio. Vedo che adesso i ragazzi accettano le mie scelte con serenità: sta nascendo un gruppo. Il programma settimanale rimane lo stesso: mi sembra che stia dando i suoi frutti”.
Pasquale Marino:
“Anche oggi siamo stati protagonisti di una prestazione pessima fuori casa. Non abbiamo giocato bene, non abbiamo creato palle gol: nei momenti di difficoltà la palla brucia troppo. Ci manca la vittoria da troppo tempo e questo pesa sulla prestazione. La reazione avuta nei minuti finali è veramente troppo poco. E' stata forse la nostra peggior partita, siamo indifendibili, dovevamo giocare in maniera diversa. Non mi attacco neanche al possibile rigore nel finale su Corradi. Dopo una prestazione così non avrebbe senso: c'era proprio mancanza di serenità nella gestione della palla. Perché D'Agostino in panchina? Aveva bisogno di riposare, come domenica scorsa Inler. Tutti quanti devono ritrovare la miglior condizione. Se pensiamo alla zona retrocessione? Questa poca distanza ci deve responsabilizzare, ci deve far ritrovare la fame di vittoria e quell'umiltà che ci ha sempre contraddistinto. Domenica contro il Cagliari dovremo dare tutti noi stessi, tirare fuori una grandissima prestazione al di là di chi va o non va in campo. C'era Allegri in tribuna? Beh... Sarà contento: non può che pensare in positivo, non abbiamo fatto nulla di quello che possiamo fare”.
Gonzalo Brandao:
“Abbiamo vinto di nuovo nel secondo tempo, ma siamo riusciti a creare occasioni anche nel primo. Nella ripresa abbiamo spinto perché sapevamo che il pareggio non ci sarebbe servito a niente. Cosa ha portato Malesani? Ogni mister ha un suo modo di lavorare: sa caricarci, ha già vissuto situazioni critiche e, con la sua esperienza, sa quello che deve fare. Già il fatto di lasciarci liberi il sabato ci fa essere più sciolti la domenica in campo. In difesa stiamo meglio mentalmente, ci siamo messi in testa che tutti, chi gioca e chi non gioca, dobbiamo allenarci dando il massimo. Non possiamo prendere gol come quello di oggi. Non possiamo neanche prendere un contropiede ingenuo a pochi minuti dalla fine con la vittoria in tasca: dobbiamo riuscire a evitare queste cose. Riguarderemo i video martedì e correggeremo ciò che non va. Comunque, anche dopo il gol di D'Agostino, non abbiamo avuto paura: era normale che l'Udinese ci mettesse pressione, ma siamo riusciti a conquistare i tre punti”.
Abdelkader Ghezzal:
“Sono molto felice: ho segnato un gol importante, al momento giusto. Da attaccante mi mancava la rete. Sono doppiamente contento: per me e per la squadra. Già ci ero andato vicino qualche minuto prima: nel colpo di testa non sono riuscito a dare alla palla la forza giusta, era troppo lenta. Ma ci ho creduto, ho insistito e ce l'ho fatta. Dopo Palermo partirò per la Coppa d'Africa: non ho paura che questa distanza possa condizionare il mio futuro in bainconero. La concorrenza c'è anche ora, basta affrontarla con lo spirito giusto. Io sono un giocatore del Siena e sono a disposizione del Siena. Troverò probabilmente una squadra diversa al mio ritorno e spero di trovarla anche in una posizione di classifica diversa. Ma non mi scordo certo del mio club: se vado in Coppa d'Africa è grazie al Siena”. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line
Claudio Terzi:
“Sono stato tra i migliori in campo? Grazie, ma non mi va di parlare dei singoli. Oggi è stata una buona prova da parte di tutta la difesa e di tutta la squadra. Abbiamo centrato un risultato importante, che dà morale: ora andiamo a Palermo più sereni e convinti di poter fare altri punti anche là. Se sento ancora l'ombra di Portanova? Daniele è stato un giocatore importante per il Siena ed è giusto che venga ricordato. Da parte mia ho sempre cercato di far bene, di dare il massimo. E continuerò a farlo. Sono felice che inizino ad arrivare anche i successi. Dobbiamo cercare però di limitare i piccoli errori: D'Agostino non doveva segnare. Queste piccoli cali di concentrazione vanno evitati”.
Michele Paolucci:
“In questa ultima settimana abbiamo fatto gli stessi punti conquistati in tre mesi. Quella di oggi è stata una grande impresa contro una squadra tosta, Qualcuno forse si era dimenticato di noi, gli abbiamo ricordato che ci siamo. La corsa io la faccio solo su me stesso, pensa a lavorare, a dare ogni giorno il centouno per cento. Malesani è coerente, a differenza di chi c'era e di chi c'era ancora prima: il massimo per un giocatore è trovare spazio grazie al lavoro che svolge quotidianamente. Noi siamo una buona squadra, ce ne sono sicuramente altre peggio. L'importante è trovare il giusto equilibrio, come stiamo facendo e andare avanti per la nostra strada. La Fiorentina? E' un'altra avversaria tosta, contro la quale giocheremo un derby, sentitissimo. Per il resto quello che sarà sarà...”.
Aleandro Rosi:
“Il duello con Romero è stato vivace: lo spagnolo è molto veloce, nel primo tempo ho cercato di limitarlo, nel secondo sono uscito bene. Sono contento della prestazione, mia e dei miei compagni. Sono contento soprattutto per la vittoria. Nel primo tempo sembrava che l'arbitro si fosse accanito contro di me, nella ripresa è andata meglio. Maccarone e Ghezzal hanno segnato due gol fantastici: al primo mi sono detto 'menomale', il secondo ci ha permesso di stare un po' più tranquilli. Nei minuti finali abbiamo un po' sofferto, ma alla fine ci è andata bene”.
Gael Genevier:
“Sono andato vicino al gol, vero: è stato un discreto tiro, Handanovic ha visto la palla all'ultimo, è stato bravissimo. Nel primo tempo eravamo un po' più contratti, nel secondo tempo siamo andati molto meglio. Anche se non siamo ancora fuori dalla zona retrocessione, questi due successi consecutivi, questi sei punti, ci danno coraggio. Io sono a disposizione del mister, è lui che sceglie chi mandare in campo”.
Reginaldo:
“Spero di aver dato il mio contributo anche in attacco. Dopo il successo di oggi siamo ancor più consapevoli di quello che possiamo dare, poi sarà il campo a dimostrarlo”.
Antonio Floro Flores:
“Siamo in difficoltà, è davvero un momentaccio. Per il risultato di oggi ci dispiace tantissimo: prima del gol di Maccarone non avevamo subito più di tanto. Dopo il loro vantaggio, la nostra partita si è messa tutta in salita. E comunque, se tutte le domeniche Maccarone fa un gol così, il Siena vincerà sempre: se non avesse segnato non so come sarebbe andata... Gli faccio comunque i miei complimenti, ha segnato una rete bellissima. Noi abbiamo riaperto la partita troppo tardi, ora dobbiamo azzerare tutto e ricominciare”. (a.go.)
Fonte: Are-Fedelissimo on line


Serie A - Che bel Siena, e l'Udinese è ko
Eurosport - dom, 13 dic 14:39:00 2009
Sotto il nevischio del Franchi il Siena strappa tre punti fondamentali grazie al gol incredibile di Maccarone e il raddoppio di Ghezzal. D'Agostino accorcia le distanze ma per i friulani è troppo tardi
Sfida delicata al Franchi tra Siena, fanalino di coda del campionato, e Udinese. Padroni di casa che scendono in campo con Curci in porta ; Rosi, Terzi, Brandao, Del Grosso linea difensiva; Jarolim, Genevier, Ekdal nella mediana; Reginaldo, Paolucci e Maccarone in attacco. Rispondono i friulani con Handanovic tra i pali; Basta, Zapata, Coda, Domizzi in difesa; Sammarco, Inler, Asamoah a centrocampo; Isla, Floro Flores, Romero in fase offensiva.
Grande equilibrio fin dai primi minuti con il Siena che cerca di pressare gli avversari e lanciare la coppia Maccarone e Reginaldo. Udinese che si affida alle incursioni di Asamoah e alla forza fisica di Floro Flores. Non succede praticamente niente fino al quarantesimo quando un lancio lungo viene stoppato perfettamente in area da Maccarone che di prima batte in porta con il sinistro. Pallone fuori di poco e Maccarone che nel tentativo appoggia male il piede destro. È l'unica occasione chiara da gol della prima parte di gioco.
Parte meglio il Siena nella ripresa. Passano cinque minuti e Maccarone lascia partire una gran botta da fuori area che Handanovich con uno strepitoso tuffo manda in angolo. Azione più spettacolare dei primi cinquanta minuti di gioco. Le squadre sembrano affrontarsi con più decisione e sono continui i capovolgimenti. Meglio il Siena che non molla e continua ad attaccare e alla fine colpisce. Maccarone prende palla sulla sinistra si accentra e lascia partire un tiro a girare che si infila sotto l'incrocio dei pali. Gol strepitoso e Siena che al 66esimo passa in vantaggio. Un gol meraviglioso per Maccarone, migliore in campo. Toscani che passano e partita che decolla sotto il nevischio che scende sul Franchi. Faticano i friulani a riprendersi nonostante l'ingresso in campo di D'Agostino e Corradi. Al 78esimo la prima vera occasione del match per l'Udinese. Lancio lungo che Corradi riesce incredibilmente a intercettare appoggiando al volo a Lodi che calcia al volo e Curci salva tutto.
Resiste il Siena che continua, nonostante il vantaggio, ad attaccare. Udinese che ci prova ma Ghezzal, al novantesimo chiude il match con un pallonetto che supera Handanovic in uscita. Cinque i minuti di recupero e Udinese che riapre la partita con il piatto preciso al volo di D'Agostino. Troppo tardi per i friulani e il triplice fischio dell'arbitro regala la seconda vittoria consecutiva al Siena
Andrea Prete / Eurosport


Siena-Udinese, Maccarone e Ghezzal mandano in crisi Marino
dom, 13 dic 17:37:39 2009
Il Siena abbandona l''ultimo posto in classifica, a scapito del Catania, e manda sulla graticola la panchina di Marino. I toscani battono 2-1 l''Udinese priva di Di Natale grazie ai gol di Maccarone e Ghezzal, prima dell''inutile rete della bandiera di D''Agostino al 93'' inoltrato. Momento nero, appunto, per l''Udinese alla seconda sconfitta consecutiva dopo quella di Bologna. Da segnalare il gol dell''1-0 di Maccarone: una perla mostruosa da 30 metri. Il tiro a giro, di destro, si e'' infilato nel sette dopo una parabola effettatissima.
fonte goalcity


Siena-Udinese 2-1: Nella sfida tra bianconeri la differenza la fa BIG MAC
L'attaccante del Siena si inventa un goal da cineteca. Nel finale il raddoppio di Ghezzal e l'inutile goal di D'Agostino.
Secondo successo consecutivo per il Siena di Malesani che, rinfrancato dall’affermazione di sette giorni fa contro il Catania, centra un preziosissimo bis in un match di vitale importanza ai fini della salvezza. Grazie al 2-1 su un’Udinese sempre più in crisi, la squadra di Malesani sale a quota dodici punti in classifica, abbandonando così l’ultimo posto occupato ora dal Catania.
In campo –
Nel Siena, Malesani deve fare a meno di Vergassola, alle prese con una lesione di primo grado del gemello mediale sinistro, Codrea (squalificato), Rossettini e Parravicini. A centrocampo spazio dal primo minuto per Jarolim, in difesa Rosi scelto per il ruolo di terzino destro. In attacco, confermato fra i titolari Paolucci, con Reginaldo che agirà da esterno destro. Nell’Udinese invece, Marino ripropone il 4-3-3 con in mediana Inler, Sammarco e Asamoah. In avanti, senza Di Natale che in settimana ha chiesto scusa dopo l'espulsione rimediata la settimana scorsa, e Sanchez, il tecnico dei friulani avanza Isla e inserisce il giovane Romero nel tridente con Floro Flores.
Si gioca –
Dopo la bella boccata d'ossigeno della sofferta vittoria con il Catania di domenica scorsa, ecco un'altra sfida fondamentale per il futuro del Siena. I bianconeri ricevono infatti i friulani dell'Udinese, squadra che non attraversa un gran periodo e che viene dall'imprevista sconfitta di Bologna che ha avuto anche strascichi negativi con la squalifica per due giornate di Totò Di Natale.  Primo tempo piuttosto soporifero al Franchi di Siena, gara equilibrata ma priva di emozioni in zona gol. Il primo sussulto del match arriva dopo sei minuti di gioco: azione insistita sulla sinistra di Paolucci che mette dentro un ottimo pallone, dopo una serie di rimpalli a centroarea, la sfera finisce tra le mani di Handanovic. I minuti scorrono via con le squadre intente più a studiarsi che ad offendere: il Siena più manovriero spinge soprattutto sulle corsie esterne, ma i lanci per le punte sono imprecisi e l’Udinese non corre grossi pericoli. Dopo ben 43 minuti di gioco, arriva finalmente la prima vera palla gol del match: lancio in profondità di Paolucci e sinistro a lato di Maccarone.
La ripresa parte senza cambi da ambo le parti, ed  è ancora la squadra di casa ad andare vicina al vantaggio: gran destro di Maccarone dalla distanza, Handanovic alza sopra la traversa. La gara si mantiene equilibrata, ma poco intensa. Al 65’ ancora Handanovic protagonista: su una botta improvvisa dalla distanza di Genevier, l’estremo difensore dei friulani si supera deviando in corner. Trascorrono però appena trenta secondi e il Siena passa: destro a giro sul secondo palo da sinistra di Maccarone e padroni di casa che sbloccano l’incontro. Subito il gol, Marino corre ai ripari lanciando nella mischia Corradi ed il grande escluso D’Agostino. L’Udinese va immediatamente vicinissima al pari: sponda di Corradi per Lodi che calcia a botta sicura un vero e proprio rigore in movimento ma trova la grande risposta di Curci. Nei minuti finali arrivano le emozioni più intense: proprio allo scadere il Siena trova infatti il raddoppio con Ghezzal che, sul lancio lungo di Brandao, sorprende Zapata e scavalca Handanovic con un pallonetto. Poi, al 93', D'Agostino di destro accorcia le distanze sugli sviluppi di un calcio piazzato. Il forcing dell'Udinese dura fino al triplice fischio finale, ma non basta per agguantare un pareggio che sarebbe stato davvero troppo.
La chiave –
L’esclusione di D’Agostino per scelta tecnica è certamente uno dei grandi misteri di questo pomeriggio al Franchi. L’Udinese soffre parecchio a centrocampo e solo dopo il vantaggio senese, Marino decide di lanciare nella mischia il regista. Probabilmente, un cambio meno tardivo avrebbe potuto dare una scossa ad un match che ha visto i friulani protagonisti solo nei minuti finali.
La chicca -
Partita dal sapore speciale, quella di oggi pomeriggio, per Reginaldo: il calciatore bianconero ha infatti raggiunto il prestigioso traguardo della 200esima presenza ufficiale in campionati professionistici italiani. Le attuali 200 gare, collezionate indossando le maglie di Treviso, Fiorentina, Parma e Siena, sono così suddivise: 105 in Serie A, 94 in B ed 1 in C/1. Il debutto di Reginaldo risale al 27 gennaio 2002: Lumezzane-Treviso 2-0, in Serie C/1.
Top&Flop –
Maccarone è l’uomo in più del Siena di Malesani. Nel primo tempo è l’unico a rendersi pericoloso con un destro velenosissimo; nella ripresa mette il suo sigillo con un gol da cineteca. Tra gli ospiti, bene Handanovic, decisivo in più di una circostanza, e Basta, bravo nel contenere uno scatenato Maccarone.
Domenico Latella
IL TABELLINO
SIENA-UDINESE 2-1
MARCATORI: 65’ Maccarone (S), 90’ Ghezzal (S), 92’ D’Agostino (U)
SIENA (4-3-3): Curci 6.5; Rosi 6.5, Terzi 6, Brandao 6, Del Grosso 6.5; Jarolim 6 (93’ Jajalo s.v.), Genevier 6.5, Ekdal 6; Reginaldo 6 (75’ Ghezzal 6.5), Paolucci 6 (71’ Calaiò 6), Maccarone 7. A disposizione: Pegolo, A.Rossi, Garofalo, Fini. All. Malesani 7
UDINESE (4-3-3): Handanovic 6.5; Basta 6.5, Coda 5.5, Zapata 6.5, Domizzi 6; Inler 5.5, Sammarco 5.5 (68’ Corradi 6), Asamoah 6; Isla 5 (68’ D’Agostino 6), Floro Flores 5, Romero 5.5 (73’ Lodi s.v.). A disposizione: Belardi, Felipe, Cuadrado, Siqueira. All. Marino 5.5
ARBITRO: Tommasi 6.5
AMMONITI: Inler (U); Genevier, Ekdal, Rosi (S)
fonte goal

Il Siena ci prende gusto
Batte l'Udinese e ora spera

I toscani conquistano il secondo successo consecutivo battendo l'Udinese 2-1 grazie alle reti di un ottimo Maccarone e di Ghezzal, che rendono inutile la zampata nel recupero di D'Agostino. La squadra di Malesani abbandona l'ultimo posto in classifica e vede la salvezza meno lontana
SIENA, 13 dicembre 2009 - Il Siena di Malesani in un colpo solo batte l'Udinese 2-1 e abbandona l'ultimo posto in classifica, maglia nera che indossava da troppo tempo. Grazie a un gol tanto bello quanto prezioso di un ottimo Maccarone e al raddoppio al 90' di Ghezzal, allunga sul Catania e resta accodata al treno salvezza, rappresentato dal quartultimo posto del Livorno. Tre punti conquistati grazie a un buon secondo tempo e a una ritrovata solidità difensiva. Favorita anche dall'anemia offensiva dell'Udinese, che conferma le magagne in trasferta, e paga le tante assenze, su tutte quella del capocannoniere Di Natale, squalificato. Nel recupero non basta il gol di D'Agostino, partito a sorpresa dalla panchina.
equilibrio —
Il primo tempo è equilibrato e poco spettacolare. Le squadre sono timorose: il Siena perchè la classifica non dà sicurezze, tutt'altro, l'Udinese perchè è decimata dalle assenze e in trasferta ha raccolto finora solo due punticini. Malesani sulla carta vara una squadra d'attacco, con Reginaldo alto, dopo la parentesi da terzino destro dell'ultima uscita, a formare il tridente con Paolucci e il solito sgobbone Maccarone, che fa avanti e indietro sulla fascia sinistra. L'Udinese sulla carta è accorta: Isla a destra nel tridente offensivo, D'Agostino in panca, sostituito nel ruolo da Inler e da titolare da Sammarco. Ma in pratica la gara non ha padroni. Tanti scontri a centrocampo, poco più. Di occasioni gol ce n'è solo una, sul finale di tempo: sinistro a lato di Maccarone, lanciato in profondità da Paolucci. All'intervallo il risultato non può che essere 0-0.
gemma maccarone —
La ripresa vede crescere il Siena, che rientra in campo per prendersi i tre punti di cui ha tanto bisogno. Il trascinatore è il solito Maccarone, a volte confusionario, ma indiavolato. Lui e Genevier impegnano Handanovic, sempre attento, con conclusioni improvvise dalla distanza. Poi, al 21', arriva il gol del vantaggio. Gol da fenomeno di Maccarone, con un destro a rientrare sul secondo palo da sinistra. Una di quelle reti che se segnate da giocatori con un nome altisonante fanno parlare per una settimana. E l'Udinese? Chimata a cambiare atteggiamento, stenta. Marino prova allora a cambiare gli interpreti: dentro D'Agostino, Corradi e poi anche Lodi. E un paio di occasioni arrivano, con Lodi (bravo Curci) e Floro Flores, che di testa non trova la porta sottomisura.
finale incandescente —
Al 90' segna ancora il Siena, con il nuovo entrato Ghezzal, che approfitta di una dormita di Zapata, poi al 93' D'Agostino, di destro, il piede sbagliato, accorcia le distanze. Il forcing dell'Udinese dura fino al 96', ma non basta per agguantare il pari. E allora esulta il Siena, che con due vittorie consecutive torna a sperare: la salvezza non sembra più un miraggio.
Riccardo Pratesi

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