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Febbraio

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Il Punto sul Siena: Lo stratega Beretta ha azzeccato tutte le mosse  Contro la Roma è riuscita l'impresa, e ora i bianconeri cercheranno di ripetersi contro il Milan.

Un’impresa aveva chiesto Mario Beretta, e impresa è stata. Inaspettata, straordinaria, figlia di coraggio e organizzazione tecnica. I tre gol del Siena alla Roma seconda in classifica sorprendono, proiettano i toscani fuori dalla zona B e coincidono con la seconda vittoria in casa dei bianconeri, che finora avevano “ammucchiato” punti, per uscire dalla zona pericolo, principalmente lontano dal Franchi. I pur evidenti difetti palesati dalla Roma di Spalletti, su tutti la concentrazione sotto i tacchi, non hanno messo in secondo ordine i meriti dei senesi, travolgenti contro una squadra praticamente senza punti deboli, almeno fino a domenica mattina.
Brutto cliente la Roma seconda della classe, la peggiore possibile per pensare ad un successo, visto il gennaio perfetto di Totti e soci. Ancora una volta, però, hanno fatto breccia le scelte importanti di Beretta: non lo scalpitante Riganò, ma il vecchio Mario Frick in attacco, subito dentro il nuovo innesto Kharja per venire incontro all’improvvisa assenza di Galloppa. E i due prescelti non hanno tradito il tecnico: il primo ha rubato un pallone a Tonetto e messo in mezzo l'assist che Vergassola ha trasformato nell’uno a zero; il secondo lo ha ripagato con un gran lavoro di mobilità e il gol del sigillo. In mezzo, due pali e tante occasioni mancate, ma soprattutto il gol del 2-0 a fine primo tempo, arrivato su autogol di Tonetto dopo un insidioso cross del solito De Ceglie.
Insomma, un soliloquio o quasi, quello recitato dei toscani, che hanno saputo però anche rispondere, nel secondo tempo, all’improvvisato forcing dei romanisti: quadrati come sempre in difesa, bravi a centrocampo (su tutti il jolly Vergassola e il marocchino Kharja), devastante il bomber Maccarone nel tagliare a fette l’imbambolata difesa della Roma. Con questi ingredienti, fa quasi impressione dire che il risultato non sia mai stato davvero in discussione: nel corso di questa prova di autorità e maturità, si sono messi in mostra, con bravura,  anche i nuovi acquisti Riganò e Coppola, arrivati con Kharja e Porta ad integrare una rosa che prima del 31 gennaio presentava gravi lacune.
Oggi a Siena si gioisce, ma il ritorno sulla terra è obbligato: domenica c’è il Milan a San Siro, un’altra grande contro cui la concentrazione dovrà essere ai massimi livelli. Chissà cosa avrà in mente stavolta Mario Beretta da Milano, sapiente e coraggioso timoniere di questo Siena che sa di poter stupire ancora.
fonte goal

LETTERA DEL PRESIDENTE FABRIZI AI TIFOSI
04/02/2008 - 17.54

Carissimi  Tifosi,
una volta quando ero bambino e i mezzi di comunicazione non erano quelli di oggi i risultati del nostro Siena venivano comunicati alla Città  attraverso l’esposizione della bandiera bianconera fuori dai bar che più erano vicini alla gloriosa Robur (come non ricordare, a titolo di esempio e senza voler far torto ad alcuno, il Bar la Lizza).
La bandiera veniva esposta in caso di vittoria in casa e in caso di pareggio o di vittoria fuori casa. Se non ricordo male una volta accadde anche che la bandiera fu esposta per annunciare a tutti che eravamo stati inseriti nel girone nord della Serie C.
Quando il Siena giocava in trasferta attendere il momento dell’eventuale esposizione era emozionante e se poi accadeva di vedere la bandiera bianconera sventolare a me personalmente dava una grande gioia perché voleva dire che la Robur aveva conquistato un risultato positivo. Al di là delle sensazioni personali,  quello sventolio in più punti della Città era anche un modo immediato e civile  per far partecipe tutti i Senesi delle vicende bianconere.
Ho l’impressione che oggi, sia pure con alcune ammirevoli eccezioni,   questa bella tradizione sia  un po’ caduta in disuso  e allora mi permetto di scrivervi, tramite i media, per chiedervi di provare tutti insieme a fare qualcosa per ripristinarla. Per quanto mi riguarda ho già chiesto all’interno della Società che si provveda a mettere un portabandiera fuori dalla sede. Siamo in Serie A e credo che sia giusto avere l’ambizione e l’orgoglio di dare una veste esteriore ai nostri sentimenti e alle nostre emozioni. Per il sottoscritto e per tutti Voi  sono gli stessi sentimenti e le stesse emozioni che provavamo  quando eravamo  nelle serie inferiori, ma, appunto, sapevamo festeggiare  una vittoria al Rastrello o un risultato positivo in qualche campo minore anche semplicemente godendo alla vista di una bandiera bianconera che sventolava per le strade cittadine.
Grazie e un caro saluto.
Pier Luigi Fabrizi

TUTTOSPORT: JUVENTUS RIMPIANGE DE CEGLIE
05/02/2008 - 08.33

E' stato uno dei protagonisti della sorprendente vittoria del Siena sulla Roma, ma per Paolo De Ceglie (21) quella contro i giallorossi non è che una delle tante prestazioni positive di questo campionato. La Juventus comincia a preoccuparsi per questo giocatore mandato in Toscana in comproprietà libera: innanzitutto, come ha fatti capire il ds Gerolin, la sua valutazione è lievitata e per riscattarlo serviranno almeno 4 milioni; in secondo luogo sul giocatore si stanno portando altri clubs tra cui il Milan. Secco rimane ottimista, confidando nei buoni rapporti tra le due società, ma sa che non piò assolutamente farsi sfuggire questo giocatore: De Ceglie, infatti, non solo potrebbe essere un rinforzo importante per Ranieri, ma pare sia stato già offerto come pedina di scambio nelle operazioni che dovrebbero portare a Torino Amauri e Cigarini.
FONTE: Tuttomercatoweb

04-02-2008 18:25
Galloppa stop di tre settimane

Gli accertamenti a cui è stato sottoposto in giornata Daniele Galloppa hanno evidenziato una lesione di secondo grado al bicipite femorale destro. E’ previsto un recupero agonistico di tre settimane.

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