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Catania - Siena 1-4

Stagioni > 2013-2014 > Coppa Italia

Dal Massimino: mister Beretta 15/01/2014
Felice al termine della gara mister Beretta. Queste le sue parole:
“Dopo dieci giorni di riposo totale e dopo aver ripreso a lavorare era questo per noi un test importante. Volevamo rientrare in clima agonistico, fare la prestazione, con serenità, giocassero a pallone, si divertissero e facessero rodaggio in vista del girone di ritorno. È venuta la vittoria e siamo contenti, non lo neghiamo. Arriviamo ai quarti di finale, ce lo godiamo e andiamo avanti.
Ringrazio il pubblico per la sportività: non è facile quando al propria squadra perdere, che venga applaudita la squadra avversaria.
Il campionato ha la priorità su tutto e credo le scelte di De Canio siano state legate a questo, anche perché il Catania deve pensare a recuperare. Per questo la Coppa Italia vien sfruttato per far giocare chi lo ha fatto meno, anche se c'erano in campo giocatori potenzialmente titolari come Lodi, Maxi Lopez o altri.
In caso di esonero di De Canio ci sarebbe chi accetterebbe? Io a Cesena presi una squadra che era molto più indietro rispetto a questo Catania, ma io se mi chiama una squadra vado. Perchè mi piace e ho una passione enorme nel fare questo”.
“A Firenze andremo a giocarcela consapevoli delle difficoltà, ma anche questa partita ci servirà ad avvicinarci alla ripresa del campionato”.
“Obiettivi stagionali? Noi crediamo dal primo giorno al lavoro che stiamo facendo, i ragazzi sono straordinari nel giocare sempre con serenità. Andremo avanti giornata dopo giornata, senza guardare la classifica né le penalizzazioni. Poi alla fine vedremo dove siamo”. (Lu. Ca.)
Fonte: Fedelissimo Online


Catania-Siena 1-4 in Coppa Italia. De Canio esonerato, torna Maran
Catania, 15 gennaio 2014
I bianconeri toscani vincono in Sicilia e conquistano la qualificazione ai quarti, dove incontreranno la Fiorentina. Rossazzurri contestati
Umiliato dal Siena, il Catania esce dalla Coppa Italia alla prima apparizione e a pagare è De Canio, esonorato nella notte. Al suo posto torna Maran. Parte meglio la squadra etnea, che trova il gol dopo pochi minuti di gioco, ma è solo un fuoco di paglia, una pia illusione. Il Siena non deve faticare troppo per riequilibrare le sorti del confronto. Sfiorando addirittura il raddoppio subito dopo il pareggio. De Canio opera un robusto turnover in vista della partita di campionato (domenica ospite la Fiorentina al Cibali) tenendo in formazione due soli titolari, Peruzzi e Lodi, ma giusto perché squalificati e non impiegabili fra tre giorni. Esordio dell'argentino Rinaudo in rossazzurro. Beretta schiera più titolari ed è comprensibile visto che la B riprende fra 10 giorni (i toscani saranno impegnati nel posticipo di Crotone, il 27 gennaio).
la gara — Il vantaggio del Catania giunge in avvio, propiziato da una punizione di Lodi respinta dalla barriera, sulla ribattuta è pronto Leto a calciare al volo da una ventina di metri infilando a mezza altezza. Il pareggio scaturisce da un'iniziativa Rosina-Angelo e tiro cross respinto da Andujar che la mette sui piedi di Paolucci: facile il gol dell'ex, che non esulta. Ad inizio ripresa il Catania cambia l'impalpabile Monzon con Keko. Il pubblico di fronte all'ennesima prova incolore della squadra comincia a contestare: De Canio il primo bersaglio, invitato ripetutamente ad andare via al grido di "Non ti vogliamo"e "Subito a casa". Ma ce n'è anche per giocatori ("Non vogliamo mercenari, in campo la Primavera"), presidente ("Pulvirenti facci un gol") e vicepresidente ("Cosentino dov'è, Cosentino chi è?"). Il Siena dilaga andando in gol con Valiani di testa, allo scadere con un gran tiro da fuori di Pulzetti e poi chiude con una conclusione vincente di Rosseti. È la mazzata finale per De Canio, che, ingaggiato il 20 ottobre, va via dopo meno di tre mesi.
Francesco Caruso fonte gazzetta

Gazzetta: Siena travolgente Catania, crisi infinita e De Canio ora trema 16/01/2014

Eliminati e umiliati. Alla prima apparizione in Coppa Italia il Catania va fuori nel peggiore dei modi, incassando 4 gol e allineandosi al pessimo rendimento di campionato. Il Catania passa in vantaggio e poi si arrende alla goleada del Siena, squadra di categoria inferiore, davanti al pubblico del Cibali. Che per la prima volta contesta De Canio, accennando qualche battuta anche nei confronti del presidente Pulvirenti e del suo vice, Cosentino. Il bersaglio principale rimane l'allenatore, invitato ripetutamente a lasciare la panchina: «De Canio vattene», «De Canio via subito». All'inizio il club sembrava intenzionato a tenere il tecnico almeno fino alla gara con la Fiorentina di domenica: ma una serie di riunioni in tarda serata hanno fatto tornare a forte rischio la posizione di De Canio, che oggi conoscerà definitivamente il suo futuro. In pole per la successione ci sono Mimmo Di Carlo e Nestor Sensini, sui quali la società ha già fatto dei sondaggi. Ma non è escluso nemmeno il ritorno di Rolando Maran.
Resistere A questo proposito De Canio, a chi gli chiede se sia ancora dell'idea di rassegnare le dimissioni come aveva fatto intendere dopo la sconfitta di Bergamo, risponde negando in modo deciso una simile eventualità: «Io non mollo, la società conosce il lavoro che sto portando avanti, la contestazione del pubblico in questo momento è legittima ma non mi sono mai sentito in discussione e quella di Bergamo era solo una battuta». Quel ch'è certo il Catania in questo momento sembra una barca in balia delle onde e senza una barra sicura. Già come 3 giorni prima a Bergamo, la squadra rossazzurra comincia col vento a favore e per di più in questo caso riesce pure a segnare il gol del vantaggio (contrariamente a domenica scorsa). Ma non basta a evitare il ritorno del Siena che addirittura dilaga.
Goleada De Canio opta per un robusto turnover, lasciando solo 2 titolari, Peruzzi e Lodi che non saranno della partita con la Fiorentina perché squalificati. Ma oggi il problema non è fra prime o seconde linee, ma ritrovare gioco e fiducia. Il Catania illude i tifosi trovando il vantaggio in apertura con un bel gol di Leto che riprende una punizione di Lodi respinta dalla barriera. Il pari toscano giunge 20 minuti dopo da un traversone di Angelo dalla destra respinto male da Andujar con facile battuta dell'ex Paolucci che non esulta. Nella ripresa il Siena opera il sorpasso con un colpo di testa di Valiani su traversone di Rosina. Il Catania pressa senza riuscire a trovare il pari e nel finale subisce ancora: prima su tiro da una ventina di metri di Pulzetti e poi con un colpo di biliardo di Rosseti che devia un cross basso di Pulzetti. Il Siena va meritatamente ai quarti e trova il suggestivo derby con la Fiorentina.
MARCATORI Leto (C) al 4, Paolucci (S) al 24 p.t.; Valiani (S) al 15, Pulzetti (S) al 46', Rosseti al 48' s.t.
CATANIA (4-3-3): Andujar; Peruzzi, Legrottaglie, Gyomber, Capuano; Rinaudo (dal 24 s.t. Garufi), Lodi, Guarente (dal 16' s.t. Boateng); Leto, Maxi Lopez, Monzon (dall's.t. Keko). PANCHINA Ficara, Costanzo, De Matteis, Cabalceta, Brugaletta, Freire, Gallo, Petkovic.
ALLENATORE De Canio.
AMMONITI Rinaudo per proteste.
SIENA (3-4-3): Farelli; Matheu, Giacomazzi, Dellafiore; Angelo, Pulzetti, Valiani, Feddal; Rosina (dal 32 Vergassola), Paolucci (dal 45' s.t. Scapuzzi), Giannetti (dal 10' s.t. Rosseti). PANCHINA Lamanna, Bucurdiu, Crescenzi, Milos, Morero, Schiavone, Spinazzola, Thomas.
ALLENATORE Beretta.
AMMONITI Angelo per gioco scorretto.
ARBITRO Peruzzo di Schio.
Spettatori paganti 2.820, incasso 20.309 euro. (senesi 7)
Note: Tiri in porta 8 (con un palo)-7. Tiri fuori 6-3. In fuorigioco 0-1. Angoli 4-3. Recuperi: p.t. 0'; s.t.
Fonte: La Gazzetta

Tuttosport: Il Siena umilia il Catania tifosi contro De Canio 16/01/2014
Si esaurisce in appena 90' la partecipazione del Catania nella Coppa Italia. Rossazzurri surclassati al Massimino dal Siena che rimonta lo svantaggio iniziale (arrivato al 4' con la rete di Leto) e dilaga nel finale. I bianconeri di Beretta staccano così il pass per i quarti di finale, guadagnandosi il derby con la Fiorentina.
LE PAROLE «Siamo molto contenti del risultato, volevamo fare bella figura e ritrovare il clima agonistico dopo la sosta e i giorni di ritiro a Pomezia - ha dichiarato a fine gara Mario Beretta -. Era un test importante, la prestazione ci gratifica, è una grande soddisfazione essere ai quarti di finale di Coppa Italia. Andremo a Firenze a giocarcela consapevoli delle difficoltà, ma anche questa partita ci servirà ad avvicinarci alla ripresa del campionato».
BUFERA Atmosfera ben diversa in casa Catania, -la pesante sconfitta interna con conseguente eliminazione scatena la contestazione dei tifosi, facendo traballare la panchina di Gigi De Canio, per altro già in discussione dopo la sconfitta di Bergamo. L'impressione, a questo punto, è che il futuro del tecnico di Matera si deciderà domenica, al Massimino, dopo la partita interna con la Fiorentina dell'ex tecnico Vincenzo Montella. «Sono abituato alle contestazioni. Quando si perde in questo modo è comprensibile che la gente non sia contenta - ha affermato l'allenatore del Catania . Ho messo in campo una formazione fino a poche settimane fa titolare. Il nostro pensiero era rivolto al campionato. Ma non volevamo offrire una prestazione del genere. Ci sono motivazioni che purtroppo portano ad una prestazione del genere. Nelle ultime quattro partite di campionato abbia mo dimostrato altro. Non sono preoccupato per il rendimento della squadra in campionato. Sono rammaricato per come siamo usciti dalla Coppa Italia».
CORI PER TUTTI Ma nel mirino dei tifosi non c'è stato solo il tecnico («Non ti vogliamo» e «Subito a casa», ma anche i
giocatori («Non vogliamo mercenari, in campo la Primavera»), il presidente («Pulvirenti facci un gol») e il suo vice («Cosentino dov'è, Cosentino chi è?»). A tre giorni dalla sfi da di campionato appare difficile un ribaltone sulla panchina etnea. Il Catania ha sotto contratto sino a giugno 2015 Rolando Maran, pesantemente attaccato qualche tempo fa dal presidente Pulvirenti. Ma sono circolati anche i nomi di Ferrara e Di Carlo. Più defilati Nestor Sensini eDel Neri
LA PARTITA Catania rivoluzionato dal turnover: De Canio fa debuttare Rinaudo, ripesca Andujar, Monzon e Maxi Lopez e rispetto all'undici di domenica schiera dal l' solo Peruzzi e Lodi, squalificati per la gara con la Fiorentina. Squadra spaesata che s'illude al 4' con il vantaggio firmato dal sinistro di Leto, che raccoglie dal limite una respinta della barriera su punizione di Lodi. Il Siena pareggia a metà dél primo tempo con Paolucci, applaudito dai suoi ex tifosi. Il Catania non sfrutta un paio di occasioni con Rinaudo e e soffre l'intensità degli ospiti. De Canio prova a cambiare qualcosa, inserendo Keko per Monzon, ancora una volta protagonista di una prova incolore. Gli ospiti ne approfittano e passano con il colpo di testa di Valiani su cross di Rosina. Confusa e inefficace la reazione etnea. Farelli si oppone a Leto, Legrottaglie, Capuano e Lodi e se la cava con l'aiuto del palo sul Keko. Nel finale, Pulzetti percorre incontrastato metà campo palla al piede prima di battere Andujar con un destro,dal limite. Quindi Rossetti fa poker a tempo scaduto con una girata su assist di Pulzetti. Il Siena esce tra gli applausi dei tifosi catanesi, il Catania e De Canio finiscono nell'occhio del ciclone.
Fonte: Tuttosport


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