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Siena - Bologna 1-0

Stagioni > 2012-2013 > Andata

Cosmi: "Sappiamo vincere soffrendo"
"Volevamo spaccare tutto ma il Bologna ci ha messo in difficoltà". Così Serse Cosmi, ai microfoni di Sky Sport al termine del match vinto contro i rossoblu emiliani. "Abbiamo trovato una squadra che ci ha messo in difficiltà sotto l'aspetto del gioco - ha aggiunto - ma queste sono le vittorie che ti fanno capire che il nostro campionato sarà così e che siamo una squadra che sa vincere soffrendo". Con questa vittoria i bianconeri hanno azzerato la penalizzazione e Cosmi lo sottolinea: "Sicuramente questo handicap ti fa dare qualcosa in più ma è vero anche che ti crea ansia. Nelle prime partite non siamo stati noi stessi, però la squadra dopo la vittoria di Milano si è liberata di qualcosa di molto pesante. Ci sarà però poco tempo per gioire, bisogna continuare a lavoare".
Gasport

Calaiò beffa il Bologna
Il Siena non si ferma più

Milano, 27 settembre 2012
Dopo la vittoria contro l'Inter, la squadra di Cosmi batte 1-0 gli emiliani con un sinistro dell'attaccante deviato da Antonsson. Proteste rossoblù per un contatto in area su Gilardino: espulso Pioli
Dopo la scorpacciata di San Siro contro l’Inter, il Siena di Serse Cosmi batte anche il Bologna. Sono tre punti significativi: consentono di scrollarsi di dosso il segno meno della penalizzazione e l’ultimo posto in classifica. Senza il -6 iniziale, i bianconeri sarebbero a quota 8, con Roma, Fiorentina e Catania. Invece hanno gli stessi punti (2) del Cagliari, uno in più del Palermo. Sono tre punti sofferti contro un Bologna che nel primo tempo avrebbe meritato qualcosa di più. Decisivi gli interventi di Pegolo e decisiva la deviazione di Antonsson nell’episodio del gol di Calaiò nella ripresa.
avvio — Cosmi conferma la squadra del colpaccio a San Siro, con una variante: gioca Rodriguez e non D’Agostino (contro l’Inter l’uruguaiano aveva sostituito l’ex viola a inizio ripresa). Pioli invece cambia qualcosa rispetto al passo falso casalingo con il Pescara: Diamanti non sta bene e parte seduto; davanti c’è il tandem Gilardino-Acquafresca, con Kone rifinitore; dietro si gioca a tre.
occasioni — Nel primo tempo va meglio il Bologna. Il ritmo è alto, le squadre cercano di giocare la palla con velocità e allargano spesso sulle corsie. Interessanti i duelli Angelo-Morleo da una parte e Del Grosso-Motta dall’altro. Dopo una prima fase di studio sono gli emiliani a imporre il gioco. In mezzo sono in superiorità numerica, Kone cerca il pallone e prova a fare da raccordo con gli attaccanti. Ma dopo i primi 45’ il vero protagonista è Pegolo: al 13’ vola ad alzare un bel destro da fuori di Kone; al 16’ si distende e mette in corner un colpo di testa di Gilardino che, tutto solo a centro area, non riesce a imprimere la forza necessaria al pallone; al 31’ si salva su un sinistro velenoso su punizione di Morleo che cambia più volte traiettoria. Il Siena si limita a qualche tentativo di Rosina, spesso fermato al limite e alle sporadiche discese di Del Grosso e Angelo. Calaiò e Ze Eduardo non tirano mai in porta.
episodio — La ripresa sembrerebbe seguire lo stesso copione: gran destro incrociato da fuori di Motta e Pegolo vola a togliere la palla dal ‘sette’. Cosmi è il primo a cambiare qualcosa: dentro Sestu, fuori Angelo. E di lì a poco arriva la sorpresa che non t’aspetti: Calaiò riceve da Vergassola e scarica il primo sinistro della sua partita verso la porta di Agliardi, beffato dalla deviazione decisiva di Antonsson. Siena in vantaggio alla prima (mezza) occasione dell’incontro. La gara si accende. Cosmi vuole più sostanza, toglie Rosina e inserisce Valiani. Pioli risponde con Gabbiadini e Gimenez per Acquafresca e Kone. Il Bologna attacca a testa bassa, ma senza lucidità. A 10’ dalla fine l’episodio da rivedere: Ze Eduardo tocca Gilardino, che cade in area. Per Gervasoni non c’è fallo, il Bologna protesta e Pioli viene espulso. Chiuderà l'incontro in tribuna, dando indicazioni via cellulare alla panchina. C’è ancora il tempo per un altro intervento di Pegolo su Gabbiadini, mentre il Siena si divora più volte il 2-0 in contropiede, prima del fischio finale che libera l'euforia di Cosmi.
Emiliano Pozzoni gazzetta.it

Il meno è un ricordo: Siena vincente contro il Bologna
Cosmi rinuncia a D’Agostino per Rodriguez. Il resto è pressing e ripartenze veloci. Ha ragione lui. Il Siena vince e convince. Segna Calaiò ed è festa. Due lunghezze in classifica: il segno meno è uno sbiadito ricordo.
Il Siena mette in archivio 6 punti in 5 giorni: una musica soave per le orecchie di Cosmi. Prima la vittoria a Milano, poi il successo casalingo contro il Bologna diretta concorrente nella lotta per la salvezza. Note liete dicevamo per il mister che si gode una squadra concreta: mai sprovveduta, sempre graffiante.
90′ minuti di pura tensione che vedono Calaiò nelle vesti di risolutore e Pegolo in quelle di conservatore. Il portiere è il migliore in campo: il primo tempo fa gli straordinari. E’ bravissimo su Morleo, Gilardino e Kone. Nella seconda frazione, vola anche su tiri di Motta e Gabbiadini. Un muro dunque su cui si infrangono le speranze di un Bologna che piace per impegno nel primo tempo e si apprezza per l’aggressività del secondo. Per Pioli si fa sentire l’assenza di Diamanti, non basta il sempre attivo e velenoso Gilardino.
L’azione decisiva arriva dai piedi del solito Vergassola. Bravissimo il capitano bianconero a cercare e trovare Calaiò. L’arciere non ci pensa due volte e calcia verso Agliardi: deviazione decisiva di Antonsson che spiazza l’estremo difensore. Il gol spezza le gambe al Bologna che cerca comunque di far male. Gilardino protesta per un rigore: l’arbitro dice di no. Gabbiadini, come detto, ci prova con il sinistro: provvidenziale Pegolo.
Il finale è per il Siena che va vicino al raddoppio con Sestu e, ancora, con Calaiò. Finisce così.
Successo che vale platino per il Siena. Il meno in classifica è solo un ricordo: ora la graduatoria dice 2. Il Bologna riflette: la sconfitta, probabilmente, è immeritata per quanto si è visto nel primo tempo. Bisogna dimenticarla presto. Per Cosmi, c’è già da pensare al prossimo impegno: la Lazio.
fonte calciotoscano

Siena- Bologna le pagelle
Scritto da Giuseppe Saponaro – 27 settembre 2012 – 22:43
Fondamentale vittoria del Siena che mette in archivio un altro successo dopo quello di Milano. Ottima prova del collettivo ma è Calaiò l’arma letale. Pegolo migliore in campo
Pegolo 7,5  il primo tempo fa gli straordinari. E’ bravissimo su Morleo, Gilardino e Kone. Nella seconda frazione vola anche su tiri di Motta e Gabbiadini. Muro
Del Grosso 6 corre tantissimo provando ad incidere anche in fase avanzata. Corridore
Neto 6,5 è il più tecnico del pacchetto difensivo. Gioca sull’anticipo e non si fa mai trovare impreparato. Importante
Felipe 6 presidia bene la zona di competenza. Senza sbavature. Attento
Paci 6 svolge il suo compito con precisione. Puntuale
Angelo 6 buon lavoro sulla fascia. Più attento a coprire che a spingere. Efficace (55′ Sestu 6,5  bello il duello con Morleo, spesso lo vince. Va vicino alla rete)
Rodriguez 6  fa filtro a centrocampo. Ringhia  e non tira mai indietro la gamba. Lottatore
Vergassola 6,5 solita grinta. solito lavoro di cucitura. Come sempre, ben fatto. Capitano coraggioso anche per l’assist del gol di Calaiò
Ze Eduardo 6 impegno incessante ma raramente salta l’uomo. In crescita anche se esce stanco (dal 75′ Verre sv)
Rosina 6,5 il gioco del Siena passa da lui. Inventa e parla al pallone. Fondamentale  (dal 67′ Valiani 6 effervescente, da brio alla mediana)
Calaiò 7 con Natali è sfida aperta fin dall’inizio. Ha un’occasione, ripetiamo una sola, e non fallisce. Indispensabile
Cosmi 7 rinuncia a D’Agostino per Rodriguez. Il resto è pressing e ripartenze veloci. Ha ragione lui. Saggio
fonte calciotoscano

Pegolo para tutto, Calaiò segna: Siena in festa

I toscani vincono lo scontro salvezza contro il Bologna e tolgono il segno meno dalla classifica. Successo non meritatissimo dai ragazzi di Cosmi che nella prima ora di gioco vengono salvati in più circostanze da Pegolo e poi al 60' trovano il gol vittoria con un tiro di Calaiò deviato da Antonsson
Un portiere che para tutto e un attaccante che sfrutta una delle poche palle gol create. Se vuoi salvarti spesso sono queste le cose che occorrono per avere l'ambizione di rincorrere la serie A. Il Siena questi due calciatori ha dimostrato di averli e per questo ha battuto il Bologna che ha creato più grattacapi ma è andato a sbattere contro un Pegolo in serata di grazia ed è stato trafitto dalla freccia scagliata da Emanuele Calaiò, bravo e fortunato a trovare la deviazione di Antonsson sul tiro che regala la seconda vittoria di fila ai toscani. Con questo successo il Siena cancella definitivamentei sei punti di handicap che aveva all'inizio della stagione e sale a quota 2 in piena bagarre salvezza. Il Bologna invece si lecca le ferite per una sconfitta difficile da digerire anche se resta il rammarico per non aver potuto contare su Alessandro Diamanti, in panchina ma impossibilitato a scendere in campo per un problema muscolare.
PIOLI RINUNCIA A DIAMANTI, COSMI CONFERMA ROSINA - Serse Cosmi per provare a cancellare definitivamente il segno meno dalla classifica del suo Siena propone un 3-4-1-2 abbastanza offensivo con Rosina alle spalle di Calaiò e Zé Eduardo. Il Bologna di Stefano Pioli cambia qualcosa dopo il pari al Dall'Ara contro il Pescara e rilancia Acquafresca in avanti al fianco di Alberto Gilardino. Turno di riposo per Alessandro Diamanti che va in panchina , alle spalle dei due attaccanti c'è Kone. In porta invece, nonostante la pessima prestazione contro il Pescara, i ltecnico rossoblù conferma la fiducia ad Agliardi.
PEGOLO TIENE IN VITA IL SIENA - Il Bologna parte meglio del Siena che si affida spesso a Rosina che viene a prendere spesso palla sulla destra ma nonostante la buona volontà pecca troppo nell'ultimo passaggio. I felsinei invece sono molto più concreti e soprattutto non ci pensano due volte a provare le conclusioni da fuori area. Il primo ad inaugurare la giostra dei tiri dalla distanza è Kone che al 13' con un destro dai 25 metri chiama Pegolo alla deviazione in corner. Due minuti più tardi ci prova Gilardino che incorna alla grande sul cross dalla destra di Motta ma trova ancora attentissimo Pegolo alla deviazione. Il Siena fatica a rendersi pericoloso e così è ancora Pegolo a metersi sugli scudi, l'estremo difensore del Siena è addirittura miracoloso al 30' sulla punizione-bolide di Morleo, il tiro del mancino ex Crotone è potentissimo e preciso ma Pegolo con i pugni si salva ancora una volta in angolo. E' l'ultima emozione del primo tempo che finisce con uno 0-0 che, alla luce delle parate di Pegolo, rappresenta quasi una grazia per la squadra di Cosmi.
CALAIO' BRAVO E FORTUNATO FA 1-0 - Nella ripresa il Siena prova ad uscire finalmente dal guscio ma continua a far fatica a farsi pericoloso dalle parti di Agliardi così tanto per cambiare gli straordinari continua a farli il solito Pegolo che sfodera il mantello di Superman per volare a deviare il destro diretto all'incrocio di Marco Motta dai 20 metri. Il Siena sembra il più classico dei pugili suonati ma proprio nel momento di maggiore difficoltà tira fuori l'orgoglio e trova il vantaggio: 60', Vergassola lavora un bel pallone e pesca Calaiò che liberissimo dal limite dell'area lascia partire la conclusione a mezza altezza, Antonsson sulla traiettoria devia la traiettoria del pallone e beffa Agliardi che è costretto a capitolare. Il Bologna è frastornato e fatica a riorganizzare le idee, Pioli per aumentare la pericolosità offensiva inserisce Gimenez e Gabbiadini e proprio l'ex atalantino all'80' con un sinistro da posizione defilata chiama all'ennesima parata da applausi il numero 25 bianconero. Questo però resta l'unico squillo del Bologna nell'ultimo mezzora che protesta molto per un contatto in area di rigore fra Gilardino e Zé Eduardo (il brasiliano rischia grosso perché tocca la caviglia dell'attaccante e il rigore ci poteva anche stare) e nei minuti di recupero rischia di subire il gol del 2-0 quando Sestu chiama al miracolo Agliardi e al 94' quando un Calaiò esausto si fa rimontare da Antonsson.
fonte yahoo

Siena-Bologna 1-0: Colpo Calaiò e le parate di Pegolo, la banda Cosmi dice addio all'incubo penalizzazione
Vittoria sofferta per i toscani, che devono dire grazie soprattutto al loro portiere, autore di una serie di interventi decisivi. Bologna sfortunato: espulso il tecnico Pioli.
Ad inizio stagione molti lo davano per spacciato, causa il pesante meno 6 in classifica che relegava il Siena negli inferi della serie A. Eppure dopo sole 5 giornate, condite da 8 punti, la squadra di Cosmi non solo ha annullato il segno meno, ma ha anche superato il Palermo e raggiunto il Cagliari a quota 2. Pochissime le emozioni all’Artemio Franchi, partita a lunghi tratti noiosa, sbloccata da un tiro dalla distanza di Calaiò sporcato da una deviazione di Antonsson.
Dopo la grande vittoria di San Siro, il Siena inanella così il secondo successo consecutivo, anche se probabilmente il Bologna avrebbe meritato il pareggio per un maggior numero di azioni create. Bologna che, da parte sua, ha trovato un Pegolo in grande forma che ha impedito agli emiliani di segnare la rete che avrebbe almeno garantito il pari. Diamanti, per 90 minuti in panchina, avrebbe forse potuto dare il cambio di marcia decisivo all’undici di Pioli.
FORMAZIONI - Qualche sorpresa in entrambi gli schieramenti, Cosmi preferisce Rodriguez a D’Agostino, schierando la consueta difesa a 3 e l’unica punta Calaiò supportata dal tandem Rosina, Ze Eduardo. Per il Bologna, con Diamanti inizialmente a riposo, Pioli schiera due punte, Acquafresca e Gilardino, con Kone ad agire sulla trequarti. Ritorno tra i titolari per Motta.
PRIMO TEMPO - La partita inizia in maniera spumeggiante con un’ottima occasione per parte. Prima Rosina, lanciato verso la porta, non trova l’assist giusto per Calaiò e poi Gilardino, con un gran colpo di testa, viene fermato da un attentissimo Pegolo.
Sembra l’inizio di un match spumeggiante ma il primo tempo termina, di fatto, così. Le squadre sembrano non volersi fare troppo male e, molto timidi, al limite dell’inesistente, sono i tentativi d’attacco. Tant’è vero che l’unico tiro degno di nota arriva da un calcio di punizione da distanza siderale di Morleo; il pallone prende uno strano effetto, ma Pegolo si salva seppur con qualche difficoltà.
La noia è l’unica vera attrice protagonista della prima frazione. Di fatto, entrambi gli allenatori, lasciando in panchina Diamanti e D’Agostino, hanno un po’ rinunciato al gioco. Un copione di tutt’altro genere è quello che ci si aspetta nel secondo tempo.
SECONDO TEMPO - Nessun cambio tra le fila delle due compagini al ritorno in campo dopo la prima metà di match. E il copione sembra essere lo stesso dei primi 45 minuti, con due squadre molto attente e coperte e con poche azioni offensive, generalmente portate a termine da tiri da lontano, come il bel destro di Motta ad incrociare sul secondo palo. Ma ancora una volta Pegolo si dimostra molto attento.
Ed è proprio un tiro da fuori area che sblocca il match dopo un’ora di gioco. E’ Calaio a portare in vantaggio i bianconeri con un tiro di destro dai 25 metri. La traiettoria viene sporcata da una deviazione di Antonsson, spiazzando Agliardi.
La rete di vantaggio porta Cosmi a cercare maggiore copertura togliendo un vivace, anche se poco concreto Rosina, per dare spazio a Valiani dopo che, poco prima del vantaggio, Sestu aveva sostituito Angelo. Pioli risponde con Gimenez al posto di un inconcludente Kone e Gabbiadini per Acquafresca.
Il Bologna si fa più pericoloso ma Pegolo, dopo la grande prova sfoderata a San Siro, si dimostra in ottima forma chiudendo la porta senese. La partita finisce così. Il Siena ottiene una vittoria con il minino sforzo e cancella il segno meno dalla sua classifica.
LA CHIAVE - Partita molto tattica, per larghi tratti noiosa. La decisione di non schierare D’Agostino e Diamanti, veri e propri costruttori di gioco, fa si che la partita sia più fisica che tecnica. La sensazione per tutto il match è che solo una situazione occasionale possa sbloccare l’incontro, ed è infatti quello che accade con il tiro da fuori di Calaiò che trova la complicità di Antonsson.
MOVIOLA - Partita che scorre via per 80 minuti senza episodi che richiedano decisioni difficili per l’arbitro Gervasoni. Nel primo tempo Gilardino, a tu per tu con il portiere avversario, viene giustamente fermato per posizione irregolare.
Proprio all’80’ si verifica un episodio molto dubbio. Gilardino cade in area dopo un contatto con Ze Eduardo. Le proteste sono molto vivaci, ma Gervasoni decide di lasciar proseguire. A farne le spese è Pioli che si vede costretto a lasciare il campo, espulso per proteste.
fonte goal.com

Dal Franchi:
Zanzi:
 “L’episodio di Gilardino incide nella gara perché poteva andare diversamente e rimane l’amarezza di aver fatto zero punti. Il Siena ha fatto la sua gara, così come noi la nostra: abbiamo tirato in porta più volte ma senza concretizzare. Il campionato è lungo e complicato, il livello delle squadre non è definito e vedremo solo andando avanti.
Kone:
“Una gara dove non meritavamo di perdere, anche forse qualcosa di più Il Siena ha fatto un tiro e un gol, ma purtroppo il calcio è questo. Abbiamo cercato di vincere, di trovare la via del gol ma è andata diversamente. Siamo stati forse sfortunati, ma dobbiamo continuare a lavorare e giocare così, che i risultati arriveranno”.
Neto:
“Sono molto felice, abbiamo conquistato la seconda vittoria e adesso la penalizzazione è azzerata.. Adesso andiamo avanti a testa alta e speriamo in un altro bel risultato a Roma. Il presidente dice che ho una faccia da killer? No dai è bella. Personalmente ho giocato cinque gare, mi sono ambientato al meglio grazie al gruppo, anche grazie a ragazzi che parlano brasiliano come me e mi hanno aiutato ad inserirmi.
Paci:
“Io cerco sempre di dare tutto, a partire dagli allenamenti e cerco di far bene per questa maglia  e per raggiungere l’obiettivo. Oggi è tata una gara difficile, anche perché dopo aver vinto in certi campi ripetersi è dura, perché c’è euforia e si rischia di non essere concentrati nel giusto odo. Domenica altra gara difficile,  però andremo per fare punti: la squadra c’è e abbiamo le carte in regola per farci valere”.
Pegolo:
“Abbiamo sofferto da squadra e portato a casa 3 punti pesanti. La svolta è stata domenica scorsa, ci voleva un colpo come quello di Milano far aumentare la nostra convinzione. Adesso dobbiamo continuare così, siamo sopra lo zero e da qui dovremmo ripartire. Se faccio bene il merito è di Savorani, e alui devo solo dire grazie: mi ha quando a livello morale non ero al massimo e mi ha portato a queste prestazioni. Ma dico grazie a che a Campagnolo e Farelli con cui in settimana facciamo un gran lavoro. Un segreto? Allenarsi bene in settimana, non mollare, sopportare i dolori e seguire Savorani. Alla nazionale per adesso non penso, faccio il mio lavoro qui e voglio la salvezza.
Sestu:
“Sono molto contento che andiamo bene e per quanto fatto. Il gruppo è unito, chiunque entra dà qualcosa in più alla squadra e andiamo alla grande. Io so di dovermi far trovar pronto, sono a disposizione, poi le scelte le fa il mister e l’importante è il bene della squadra e fare punti. Sono ancora più felice perché il legame con Siena è stato fortissimo fin dalla promozione e mi sarebbe dispiaciuto non poter dimostrare le mie qualità in A. Quest’anno ho la mia occasione e spero di fare bene e farmi valere.
Simone Vergassola:
“E' andata bene: era una partita difficilissima, contro una buona squadra che corre, aggredisce e di qualità. Abbiamo sofferto, non è stata la nostra più bella partita ma l'abbiamo portata a termine come dovevamo. A volte è necessario anche saper vincere giocando male e creando meno. Abbiamo conquistato tre punti importanti, ma da domani dobbiamo pensare subito alla Lazio, un'altra sfida difficilissima. Aver azzerato la penalizzazione è comunque una gran cosa: non era facile dare continuità ai risultati dopo la vittoria di San Siro. Deconcentrarci sarebbe stato un errore grossissimo. Il più davanti dà una bella sensazione, dopo una partenza non facile, dettata dall'arrivo di tanti giocatori nuovi, dal cambio di modulo. Con il lavoro ci stiamo amalgamando, anche grazie alle indicazioni del mister e ai risultati che ci stanno dando ragione. Il posticipo? Bisognava giocare tutti il solito giorno e alla solita ora”.
Francesco Valiani:
“Siamo stati pratici come dovevamo, perché era necessario fare punti. Il come è relativo. Era troppo importante arrivare a Roma con il segno positivo davanti. In tanti ci hanno messo fin da subito tra tra le tre. Invece siamo convinti di noi stessi e venderemo cara la pelle. Senza la penalizzazione avremmo otto punti, come la Roma e altri club dal potenziale diverso. Ma a noi ci piace essere come siamo, una squadra che gioca una gran partita a Milano o un gruppo tutto voglia come quello di stasera: abbiamo incontrato delle difficoltà, ma le abbiamo arginate, ora dobbiamo continuare così. Siamo più sereni ma non ci dovrà mai mancare la fame avuta fino a oggi. Sappiamo che gli errori fatti non possiamo più ripeterli. La nostra forza è che chi va in campo dà sempre quello che ha, c'è un grande rispetto tra di noi. Vederci allenare è bello, non ci risparmiamo mai, anche i ragazzi squalificati ci danno una grossa mano. Li nomino sempre, è vero, ma non è retorica: con due di loro ho avuto il piacere di giocare per anni. Li conosco e credo alle loro parole, niente mi farà cambiare idea. Sono persone di un'integrità morale incredibile e sono certo che usciranno vittoriosi anche da questo campo”.
Angelo:
“Abbiamo sofferto, ma sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, il mister ci aveva avvertito già da lunedì. Sapevamo che il risultato avrebbe potuto sbloccarsi con un episodio e così è stato: un rimpallo favorevole e Calaiò ha segnato il gol che ha deciso l'incontro. Come non lo abbiamo fatto fino a questo momento, non possiamo metterci ora a guardare la classifica. Abbiamo due punti, non otto: siamo partiti purtroppo con una penalizzazione ma siamo riusciti ad annullarla. Ora ci aspetta la gara con la Lazio, in questi pochi giorni la prepareremo. Dobbiamo lavorare giorno per giorno, pensare partita per partita. Io sto bene, sono contento di rientrare nei piani del mister e della squadra. E poi sono arrivati i risultati e le prestazioni... Dovremo dare seguito a quanto di buono fatto”.
Stefano Antonelli:
“La classifica non va guardata, è meglio non farlo, anche se con la vittoria di oggi ha assunto una fisionomia diversa. Godiamocela, consapevoli che senza la penalizzazione avremmo adesso otto punti. Quell'handicap con cui siamo partiti era un macigno pesante. Ma per quanto siamo contenti non possiamo cedere all'esaltazione. Il campionato è ancora lungo e complicato. Tra quarantott'ore saremo di nuovo in ritiro: è una settimana lunga, giochiamo tre partite in sette giorni. Domenica ci aspetta una partita in casa di un'altra grande squadra e servirà tanto sacrificio. Ma siamo in tanti, molto probabile che il mister faccia tirare il fiato a qualcuno. Anche stasera abbiamo affrontato un grande Bologna, squadra che sa stare in campo in maniera straordinaria. E' stato bravo Cosmi a tenere la squadra compatta per conquistare tre punti importantissimi ai quali dare continuità”.
Serse Cosmi:
“Ho chiesto ai ragazzi di cercare la vittoria in tutti i modi perché sapevo che sarebbe stato impossibile ripetere la prestazione di Milano. Ci trovavamo davanti un avversario diverso che sapevamo ci avrebbe fatto soffrire. Il Bologna ci hamesso in difficoltà: il loro trequartista, Kone, ci ha inizialmente creato qualche grattacapo. Poi la squadra ha capito, si è risistemata e nel secondo tempo è venuta fuori. Soprattutto, ha fatto gol, la cosa più importante nel calcio anche nel 2012. Alla fine, come successo anche a San Siro, abbiamo un po' patito, perché è normale che ti salga la paura. Ma comunque non come nel primo tempo. La classifica continuo a non guardarla. E' inutile che stiamo a dire che senza la penalizzazione avremmo avuto otto punti. Ne abbiamo due, non otto, e dobbiamo giocare da Siena. Con maggiore consapevolezza: partite così ti danno ancora più forza che le imprese impossibili. Alla Lazio ci penserò domani. Stasera mi voglio godere questa vittoria, con la mia famiglia. Anche se so già che mio figlio mi romperà le p... e mi dirà che ho sbagliato qualcosa. Se non ti godi la vita sei un frustrato. Cosa voglio dire all'accozzaglia dei servi di partito? Se si sono sbizzarriti nel dopo Inter-Siena, mi immagino stasera... Stanno sempre a dire che veniamo presi a pallonate, che Pegolo è venuto da Marte, quando invece è un tesserato dell'Ac Siena. Ma va bene così, loro sono servi sciocchi e noi continueremo a scendere in campo per raggiungere la meta. Il mio mestiere è fatto di vittorie, pareggi e sconfitte. Il loro di parole, un gran vantaggio”.
fonte sienaclubfedelissimi




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