Pro Piacenza - Siena 0-1 - Robur Siena - A.C. Siena calcio World Fan Club Robur 1904

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Pro Piacenza - Siena 0-1

Stagioni > 2017-2018 > Ritorno
Cade ancora il Pro Piacenza, il Siena passa al Garilli (0-1)
Terzo ko consecutivo per il Pro Piacenza,  che dopo la burrascosa sconfitta con l’Arezzo e il gelo tra il patron  Burzoni e il tecnico Pea cade ancora al Garilli al cospetto del Siena.  Decide la rete ad una ventina di minuti dal termine di Santini, con i  rossoneri che devono ora tornare a guardarsi le spalle.
In casa Pro La Vigna gioca al posto di Barba, davanti la  coppia è Abate – Musetti. Primo tempo non bellissimo, che regala  comunque alcune fiammate. Il primo tentativo è di marca rossonera al  13’, con Abate servito in profondità che chiama alla parate Pane. Al 29’  episodio incredibile per il Siena: Neglia scaglia una bordata dalla  distanza, Gori devia il pallone che per due volte colpisce la traversa e  rimbalza sulla linea di porta. Proteste dei toscani, ma per il  direttore di gara non è gol. Il Pro risponde al minuto 31, bella giocata  di La Vigna che pesca bene Musetti, ma l’attaccante da pochi passi non  trova la conclusione.
Il secondo tempo si conferma equilibrato:  subito Musetti impegna  Pane, poi Aspas ha sui piedi un paio di buoni palloni che non riesce a  finalizzare. E’ però il tecnico bianconero Mignani ad azzeccare i cambi e  pescare il jolly Santini, che appena entrato sigla di testa su azione  d’angolo la rete che decide la partita. Pea inserisce Mastroianni e  Starita, ma i suoi producono poco: anzi, è il Siena nel recupero ad  andare vicino al raddoppio con Neglia. Il Pro resta a 35 punti ed è ora  attesa dalla trasferta di Pisa.
SCONFITTA IMMERITATA, PRESTAZIONE CONFORTANTE – Il COMMENTO di Luigi Carini – Per  70’ il Pro Piacenza è padrone del campo; gioca decisamente meglio del  blasonato Siena, ma in area avversaria sbaglia l’inverosimile e, come  vuole la legge calcistica, viene beffato su azione di calcio d’angolo.  E’ una sconfitta immeritata quella subita dal Pro, beffardamente  maturata proprio quando i rossoneri avevano sovrastato sul piano del  gioco un avversario che concedeva ai rossoneri molta libertà nella  propria area; ma le conclusioni dei vari Musetti e Aspas erano  sciagurate.                                                   
In questi casi spesso è il centrocampista col fiuto del gol a  trovare lo spiraglio giusto. Nel Pro, con Alessandro ingabbiato in modo  speciale, questo giocatore è Barba, spesso decisivo con le sue reti  d’autore; ma oggi Barba non c’era. Come non era in campo, ma  salomonicamente in panchina, quel Paramatti il cui impiego fu la causa  della diatriba tra allenatore e presidente.                                                             
Se il risultato penalizza la squadra di Pea, la prestazione lo  conforta. I suoi ragazzi sono apparsi tonici, generosi, vogliosi di ben  figurare e disciplinate tatticamente. I loro errori, sia in fase  offensiva che in quella difensiva, rappresentano un limite tecnico di  questa squadra nel complesso solida ed in possesso di buone tessiture di  gioco che sviluppa a tutto campo. Anche caratterialmente se si temeva  una ricaduta sul morale dopo la sconfitta col Giana con strascichi  polemici ciò non è avvenuto, perché la squadra rossonera ha giocato alla  pari, se non qualitativamente meglio, di un avversario in lotta per il  primato del girone. La sconfitta è preoccupante ma non allarmante per la  classifica e l’ambiente non deve farsi prendere dal panico o dalla  paura; in fondo basta, a volte, solo un po’ di fortuna per far girare la  ruota della sorte.  
Laconico il commento di Pea a fine gara: “Abbiamo commesso troppi  errori e nel calcio gli errori si pagano. Degli ultimi 15 gol subiti,  ben 11 sono conseguenti a calcio da fermo. Evidentemente c’è qualcosa da  sistemare. Ottimista? Certo. La prestazione c’è stata ed i risultati  verranno”.
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