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Novembre

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L’HANNO PRESA PROPRIO MALE!!!!!!!!!!
03/11/2008 - 14.51
Senza nessuna attenuante

Premessa. Il Siena è una buona squadra e ha meritato largamente la vittoria, Giampaolo è un tecnico bravo a far giocare bene i suoi e forse ancora più bravo a far giocare male gli avversari (ed è un doppio complimento), segnare in trasferta al Franchi è difficile per tutti (fino ad ora c'è riuscito soltanto il Catania e su rigore), ma prestazioni scadenti come quella di ieri la Fiorentina non può permettersele, chiunque sia l'avversario. O meglio non può più permettersele.
Le erano consentite, umanamente consentite, fino al campionato scorso, quando era in una fase di crescita e veniva seguita con meritata comprensione anche nelle giornate negative, quelle giornate che potevano esserle concesse e perdonate. Era un'altra Fiorentina, una Fiorentina meno esposta, meno abbondante, meno ricca di uomini e di mezzi. Era una squadra che partiva comunque con l'appoggio e con l'attenuante.
Oggi no, oggi per la sorte che tocca alle grandi squadre (e la Fiorentina non lo è ancora) e per quella, del tutto simile, che tocca alle squadre su cui è stato investito moltissimo (e la Fiorentina è una di queste), le battute a vuoto sono accolte in un'altra e più irritata maniera, tanto è vero che — esasperando il concetto — si può dire che diventano quasi inammissibili. Alla prossima esibizione negativa di questo tipo — non alla prossima sconfitta, ma alla prossima delusione sul piano del gioco, dell'atteggiamento e dell'orgoglio — il «quasi» resisterà ancora?
Spendere più di cinquanta milioni non comporta automaticamente la vittoria, ma la società e l'ambiente si aspettano quanto meno prestazioni più intense, per dirla alla Sacchi. Invece, la Fiorentina ha giocato a Siena «come se non sentisse la partita», nonostante Prandelli avesse pubblicamente introdotto l'argomento vittoria, chiedendo in modo chiaro i tre punti. Quando una squadra si trova di fronte a un impegno nel quale si deve misurare la portata delle sue ambizioni è triste vederla deludere in questo modo, anche se c'è il turn-over, anche se le manca Gilardino, anche se davanti ha un buon avversario, anche se «pensa a mercoledì».  (Sandro Picchi - Corriere Fiorentino)
Fonte: Fedelissimi

STRONATI: AL DERBY CI TENGO MOLTO ANCHE IO
03/11/2008 - 11.01

Vincere il derby per i senesi è una grande libidine.
Devo dire che il derby con la Fiorentina lo sento molto anche io. Nonostante non sia di Siena, mi sono calato in questa realtà, e ci tengo tantissimo. Anche per me è stata una grande soddisfazione.
Cosa dirà alla squadra e a Giampaolo?

Con la squadra e lo staff tecnico parlo sempre. Naturalmente ho già fatto i miei complimenti e ho detto che adesso non dobbiamo mollare. La caduta del Catania in classifica ci deve essere di esempio, perché dimostra come la classifica stessa sia molto corta. Siamo tutti li e ricordiamoci che Sampdoria e Roma usciranno dal momento critico. Quindi stiamo attenti.
Dedica a qualcuno questa vittoria?

La voglio dedicare al lavoro fatto da tutti fino ad oggi. Però dobbiamo ricordarci che ancora non abbiamo fatto niente e c’è tanta strada da fare. Domenica incontriamo la Lazio e poi arriveranno quattro sfide durissime. Alla fine del girone di andata potremmo fare un bilancio.
Il Siena acquisterà un nuovo attaccante, ad esempio Cellerino?

Il Siena non può permettersi acquisti milionari e da parte nostra c’è piena fiducia nella rosa che abbiamo. Come società pensiamo al futuro e per questo siamo sempre vigili sul mercato cercando di acquistare ragazzi che possono diventare campioni. Ci muoviamo prima per non farceli soffiare e su questo abbiamo già fatto tanto.
Fonte: Il Corriere di Siena

NOI SIAMO DIVERSI PERCHE’…………..
02/11/2008 - 22.35
Il calcio spesso ricorre a frasi fatte, a concetti applicabili a mille situazioni, quasi sempre a sproposito. E’ luogo comune, per molte tifoserie, autodefinirsi il 12° uomo in campo senza nemmeno sapere cosa significhi e quale impegno richieda tale definizione.
Se qualcuno vuole chiarirsi le idee su questo concetto deve venire a Siena o, se non può, rivedersi, o meglio ascoltare, il tifo che ha accompagnato la vittoria con la Fiorentina.
Siena, ancora una volta, ha spinto la magica Robur verso una vittoria tanto voluta quanto meritata.
Novantasei minuti di tifo incessante in cui ognuno di noi era in campo con la squadra, urlava in faccia all’avversario la propria fede, la spingeva quando attaccava, frenava i guelfi quando difendeva.
Giocare al Rastrello non è facile per nessuno soprattutto quest’anno che la Curva Robur ha ritrovato antichi valori e unità di intenti.
Meravigliosi e commoventi i ragazzi, mai domi, sempre presenti alla partita e con la grande intelligenza, altra cosa questa che ci contraddistingue, di capire la partita, i suoi momenti topici e i conseguenti cori da lanciare.
Cosa rara nel calcio moderno, anzi rarissima, al punto che ci convinciamo sempre di più che la Curva Robur e tutta la tifoseria del Siena vive la sua festa con quella gioia che in tanti hanno dimenticato.
E’ questa la nostra diversità, questo modo di vivere la Robur ci contraddistingue da tutti e se agli occhi delle tifoserie più numerose appaiamo un po’ naif, il problema non è certo il nostro.
Noi siamo così, perché mai nessuno ci ha regalato niente e qualsiasi risultato ce lo siamo sudato e l’abbiamo difeso con i denti e con le unghie.
Lo dice la nostra storia, la bella favola di un gruppo di dodicenni (!!!!) che con un atto di ribellione ruppero gli schemi rigidi del tempo e fondarono la Società Studio e Divertimento, poi diventata Robur.
Sono passati 104 anni e lo spirito è sempre quello, ci dispiace solo per coloro che pur nati sulle nostre lastre hanno perso questo spirito. (Nicnat)
Fonte: Fedelissimi

Povero Lombardi Stronati, lui fa di tutto per prendere Ronaldo e pensa cosa gli tocca sentire dal suo allenatore...
"Ronaldo? Non sarei scontento ma non c'entra nulla con noi e col nostro progetto", ha detto Giampaolo.
Il matrimonio tra Ronaldo e il Siena potrebbe finire ancora prima di cominciare.
Se il presidente toscano Lombardi Stronati studia infatti di tutto per arrivare al Fenomeno, mister Giampaolo non si accalora più di tanto per il possibile arrivo del brasiliano.
"Ronaldo? Se venisse non sarei scontento - ha detto ieri il tecnico senese in dichiarazioni pubblicate su Epolis - ma non c'entra nulla con noi e col nostro progetto...".
Ad ogni modo, l'allenatore si rimette al volere 'del capo': "E' il presidente che decide e la scelta sta a lui, tuttavia se venisse...".
fonte goal


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