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Ferdinando Coppola

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Ferdinando Coppola
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Nome    Ferdinando Coppola
Nato    10 giugno 1978
Napoli

Carriera

Cresciuto nel Napoli, esordisce in Serie A il 16 maggio 1998 in Napoli-Bari 2-2. Nel successivo campionato, in Serie B è il terzo portiere della squadra partenopea e disputa solo le ultime 2 gare di campionato. Nel frattempo è notato dal CT Marco Tardelli che lo convoca nella sua Nazionale Italiana Under 21.
La definitiva consacrazione arriva alla fine del girone di andata della stagione successiva: partito come secondo di Alessio Bandieri, è schierato da metà campionato come titolare dall'allenatore Novellino a causa delle numerose incertezze del collega. Risulterà decisivo in più gare e sarà fra i protagonisti della promozione in Serie A.
L'anno dopo, in massima serie con Zdene(k Zeman in panchina, è ancora il titolare, ma le continue voci di mercato che parlano dell'arrivo di un nuovo portiere, che si materializzeranno a campionato iniziato con l'arrivo dal Bari di Francesco Mancini (da sempre "pupillo" del mister boemo), lo distruggono mentalmente; il tutto sfocia in una disastrosa partita casalinga contro il Bologna (nella quale subisce cinque reti), gara fra l'altro che vede il nuovo portiere Mancini, appena arrivato, sedersi in panchina.
24 ore più tardi, approfittando del calciomercato ancora aperto, proprio il Bologna, alla ricerca di una riserva di Gianluca Pagliuca, lo prende in prestito, per poi comprarlo definitivamente l'anno dopo. Rimarrà in Emilia per tre stagioni, tutte in Serie A, ma sempre come secondo portiere, seppur titolare nelle gare di Coppa Italia.
Nell'estate del 2003, bisognoso di giocare, passa all'Ascoli in Serie B, ma a causa di un infortunio nel pre-campionato si ritrova nuovamente dodicesimo e a gennaio è ceduto in prestito alla Reggina, in A. Qui è ancora riserva e disputa solo 2 partite, ma nella gara disputata a Siena contro la locale squadra compie prodigiose parate e ottiene i complimenti da tutti gli addetti ai lavori e pubblicamente dal suo mister (Giancarlo Camolese).
L'anno dopo torna ad Ascoli, dove parte inizialmente come riserva, tuttavia a metà campionato riesce finalmente a diventare titolare ed è protagonista della conquista dei play-off e successivamente della promozione in Serie A "a tavolino". Nella stagione 2005-2006 disputa quindi la sua prima vera stagione da titolare in massima serie, giocando tutte le 38 partite di campionato. L'Ascoli conquista una salvezza insperata sfiorando la qualificazione per le coppe europee e Coppola si rivela uno dei migliori portieri della Serie A.
La sua grande stagione lo porta, nell'estate 2006, ad essere acquistato dal Milan, che lo prendo a parametro zero (in quanto in scadenza di contratto con l'Ascoli) e gli offre un contratto di 3 anni, ma, per via della riconferma a sorpresa di Dida, si ritrova a giocarsi il ruolo di secondo portiere con Kalac. Dopo un buon pre-campionato in maglia rossonera, quindi, pur di giocare con continuità, accetta il trasferimento in prestito, a campionato iniziato in Serie B, al Piacenza, che anche grazie alle sue prodezze fra i pali, sfiora la clamorosa promozione in massima serie.
Nell'estate 2007 tornato in rossonero, il Milan lo cede in prestito all'Atalanta, in Serie A. Qui è protagonista indiscusso dello splendido campionato della squadra bergamasca, si rivela fondamentale in alcune vittorie di prestigio (memorabile il 2-1 proprio in casa del Milan con rigore parato al '90 a Pirlo), ed ottiene il record di essere stato l'unico calciatore, in quel campionato, ad aver disputato tutte le 38 partite senza aver mai saltato nemmeno un minuto.
Il 16 giugno 2008 l'Atalanta ha depositato il contratto del giocatore che ne preleva la comproprietà dal Milan per 900.000 €[1].
All'inizio del girone di ritorno della stagione in corso, dopo le non convincenti prestazioni nella partita interna col Bologna, perde il posto di titolare e Luigi Delneri gli preferisce Andrea Consigli interrompendo una striscia di oltre 140 partite consecutive.
Tornato a giocare da titolare nel campionato successivo alla sedicesima giornata contro l'Inter compie, tra l'altro, una parata spettacolare per salvare il pareggio della sua squadra contro i nerazzurri milanesi, il nuovo allenatore Bortolo Mutti lo rischiera titolare anche nelle successive partite. Al termine della stagione la comproprietà tra Atalanta e Milan viene risolta a favore di quest'ultimi.

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