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Inter - Siena 2-1

Stagioni > 2011-2012 > Ritorno

Chiamatelo StraMilito, cosi' l'Inter risale: Siena battuto 2-1
Goalcity
mer, 11 apr 23:50:31 2012
Stramaccioni o StraMilito? Strana Inter di sicuro. Per un tempo vicina parente della brutta squadra "ammirata" con Gasperini e Ranieri. Poi trascinata dal suo Principe a un sorpasso sul Siena che il copione aveva gia' preventivato. A San Siro finisce 2-1, il tecnico nerazzurro fissa a tre la sua striscia positiva, il Principe ne fa altri due e si conferma valore aggiunto per un Europa che resta ancora possibile. LA PARTITA - L'inizio dell'Inter e' da brividi. L'azione che porta al gol di D'Agostino dopo sei minuti, sfiora l'horror. Julio Cesar para prima su Brienza e poi su Destro, al terzo tentativo capitola sul sinistro di D'Agostino, in mezzo a tante belle statuine nerazzurre. Stramaccioni sbuffa e l'Inter ripiomba nella sua angoscia: gioca poco e male, ringrazia Pesoli, illustre carneade che regala a Milito il gol del pareggio in chiusura di tempo: assist perfetto, testa precisa dell'argentino, 1-1. Nella ripresa e' un'altra Inter: Zarate sfiora il gol piu' volte, Alvarez si dimostra una bella sorpresa ritrovata per il finale di stagione e Milito fa bis. Romeo e' generoso sulla trattenuta di Mannini a Nagatomo e fischia rigore. Milito va e segna, 2-1 e tutti a casa. Con la contemporanea sconfitta di Udinese e Lazio, resta accesa la speranza: l'Inter deve crederci, con questo Milito l'impresa e' possibile.

Serie A - Doppietta di Milito, Siena abbattuto
mer, 11 apr 20:39:00 2012
A San Siro, l'Inter di Stramaccioni soffre ma vince 2-1 e ora 'vede' il terzo posto. Dopo la rete di D'Agostino, i nerazzurri ribaltano il risultato grazie alla doppietta di Diego Milito
Tre punti d’oro, tre punti fondamentali. Il terzo posto è ancora lontano, ma non più impossibile. L’Inter batte il Siena a San Siro e conquista una vittoria che – visti anche i risultati delle altre contendenti – assume un valore speciale. Stramaccioni centra il secondo successo su tre partite grazie a una doppietta di un Diego Milito in formato 'triplete'.
FORLAN BOCCIATO, ZANETTI EGUAGLIA ZOFF – Rispetto al pirotecnico, ma deludente, pareggio di Trieste, Stramaccioni propone ben quattro novità per la sua terza Inter. Tra gli undici titolari, infatti, tornano Julio Cesar e Lucio (squalificati col Cagliari), mentre a centrocampo c’è Obi insieme a Stankovic e Cambiasso. In attacco, infine, confermatissimi Zarate e Milito, mentre si siedono in panchina Forlan e Pazzini (ancora): in campo il redivivo Alvarez. Gara speciale per Javier Zanetti che taglia un altro storico traguardo: il capitano nerazzurro raggiunge quota 570 presenze in Serie A, eguagliando il mitico Dino Zoff. Classifica guidata ancora da Paolo Maldini (647) e Gianluca Pagliuca (592). Il Siena, dopo il fondamentale successo di Bergamo, arriva a Milano più rilassato. Sannino rivoluziona un po’ la sua creatura con ben 7 cambi rispetto alla vittoria sull’Atalanta, puntando tutto sull’ex di turno, Mattia Destro.
SUBITO D’AGOSTINO, POI IL SOLITO MILITO – Nemmeno il tempo di riprendersi dallo spavento per l’infortunio di Milito (l’argentino si accascia a terra da solo dopo una manciata di secondi toccandosi la caviglia sinistra) che un freddo e semivuoto San Siro accoglie con sorpresa il vantaggio bianconero firmato D’Agostino. Samuel scivola clamorosamente a centrocampo, Destro s’invola verso Julio Cesar che lo stoppa; il portierone brasiliano si esalta sul successivo tentativo di Brienza, ma non può nulla sul terzo – e questa volta vincente – tentativo di D’Agostino. Settimo gol subito, in tre partite, per uno Stramaccioni che si sgola dalla panchina. L’Inter però fatica a reagire contro un Siena schierato molto bene in campo da Sannino. Milito prende la mira di testa al 17’ sul bel cross di Chivu, mentre al 23’ il direttore di gara annulla la rete del possibile pareggio di Cambiasso per il precedente fallo proprio del Principe argentino su Pegolo. Scorrono altri 240 secondi sull’orologio di San Siro, e Milito – tutto solo in area all’altezza del dischetto – spara tra le braccia del portiere bianconero il possibile 1-1. Stramaccioni perde per infortunio Samuel, ma l’argentino fa in tempo a salvare su un micidiale contropiede di Brienza il raddoppio ospite. Entra Nagatomo, con Chivu al fianco di Lucio, e l’Inter pareggia. Sull’ennesimo calcio d’angolo conquistato da Zanetti, Pesoli sbaglia completamente rinvio col mancino regalando palla a Milito che, da due passi, fulmina Pegolo di testa. Il 19esimo gol in campionato del Principe chiude anche un primo tempo vivace e divertente.
ASSEDIO INTER, MA IL SIENA RESISTE – Nessun cambio dopo l’intervallo, ma la musica cambia completamente perché il Siena si chiude eccessivamente in difesa consegnando le chiavi della partita a Zanetti e compagni. Comincia così un assedio senza pause dell’Inter che al 54’ va vicinissimo al vantaggio con Milito: l’argentino si fionda in scivolata sulla corta respinta di Pegolo ma, da due passi, mette incredibilmente fuori. E’ un assedio. Stankovic impegna severamente il portiere bianconero, mentre Destro prova senza fortuna a regalare un dispiacere al suo vecchio amore in contropiede.
RIGORE DI MILITO, TERZO POSTO PIU’ VICINO – Troppo poco. Il Siena arranca, sbanda e alla fine scoppia sotto i pensati colpi di un’Inter che trova anche i muscoli di Poli e Pazzini. A dieci minuti dalla fine, Nagatomo conquista con esperienza un fondamentale calcio di rigore sull’ingenuo fallo di Mannini. Milito, senza paura dopo i recenti errori, si presenta sul dischetto e non sbaglia. Palla scaraventata sotto la traversa. Venti gol in campionato per el Principe, vicino agli standard del 2010. Quello del ‘triplete’. Ora, ovviamente, è tutta un’altra Inter che corre per il terzo posto. Un obiettivo molto più vicino ora per una squadra non ancora completamente convincente in difesa, ma frizzante e motivatissima grazie alla ventata di freschezza portata dalle 36 primavere di Stramaccioni.
Alessandro BRUNETTI (Twitter @AleBrunetti6) / Eurosport

Siena, Sannino si rammarica: "Avevamo fatto la partita che volevamo"
Goalcity
gio, 12 apr 00:05:31 2012
"C'e' molto rammarico soprattutto per come sono venute le due reti, abbiamo fatto la partita che dovevamo contro una squadra molto determinata che insegue un obiettivo prestigioso come il terzo posto. Il rigore? Devo rivederlo, se l'arbitro l'ha fischiato avra' considerato giusto concederlo". Un amareggiato Sannino commenta cosi' la sconfitta del suo Siena contro l'Inter a San Siro.

Inter-Siena 2-1: E' un Milito super! Doppietta del Principe, gli Strama-boys stendono il Siena
D'Agostino gela San Siro, l'attaccante argentino pareggia alla mezzora del primo tempo. Padroni di casa all'assalto nella ripresa: Nagatomo si procura il rigore del sorpasso.
L'Inter ha battuto il Siena 2-1 a San Siro al termine di una partita difficile per i nerazzurri. Gli uomini di Andrea Stramaccioni (7 punti in 3 gare) escono vittoriosi da una partita complicatissima contro un Siena compatto, organizzato e letale in contropiede: decisiva la doppietta di Milito messa a segno nei finali di entrambe le frazioni di gioco che rispondono al provvisorio vantaggio di D'agostino in apertura di match.
L'Inter, complici i risultati provenienti dagli altri campi, torna in corsa per un posto in Champions League. Nella notte di San Siro i nerazzurri sfruttano le cadute di Lazio, Udinese e Napoli e, battendo pur non senza sofferenza il Siena di Sannino, tornano a fare la voce grossa per la lotta europea che infiammerà il finale di campionato. I punti di distacco dalla Lazio ora sono 6, agganciato il Napoli. Grandi protagonisti nella squadra padrona di casa capitan Zanetti, in assoluto il migliore in campo, Obi e Milito, sempre più goleador con i due goal messi a segno che piegano i toscani.
FORMAZIONI - Confermato il 4-3-3 di Stramaccioni, ma con alcune novità di formazione, prima fra tutte la bocciatura di Forlan e l'inserimento al suo posto del rientrante Alvarez. Giovani ancora fuori dall'undici titolare, con il ritorno di Lucio al centro della difesa al posto di Ranocchia. Ai lati della difesa confermati capitan Zanetti e Chivu. A centrocampo Guarin dopo l'esordio da titolare di Cagliari parte dalla panchina sostituito da Obi che affianca in mediana Cambiasso e Stankovic. In attacco, con Alvarez ci sono Milito e Zarate.
Nel Siena Sannino un 4-4-1-1 compatto con alcune scelte a sopresa: in avanti la coppia formata dal confermatissimo Destro e D'Agostino a supporto. Nei quattro a centrocampo Brienza e Mannini sugli esterni, mentre in mezzo agiranno Vergassola e Bolzoni. Davanti a Pegolo il quartetto formato da Vitiello, Terzi, Pesoli e Del Grosso.
PARTITA - Primi minuti con subito l'Inter all'attacco con discreta intensità alla ricerca di spazi che però il Siena, coperto e compatto, non concede facilmente. Al 6' però gli uomini di Sannino passano in vantaggio: banale errore difensivo di Walter Samuel e Julio Cesar non può nulla sulla battuta sinistra di D'Agostino a porta quasi sguarnita, dopo aver neutralizzato i tiri prima di Destro e poi di Brienza.
L'Inter, anche se con scarsa fluidità di manovra e parecchi errori in fase di costruzione, prova a reagire e al 17' si rende pericolosa con un cross di Chivu su cui interviene Milito il cui colpo di testa termina non lontano dal palo. I padroni di casa continuano a premere e al 27' dopo un grande tocco di Obi per Chivu Milito, pescato dal rumeno solo in area, spara fra le braccia di Pegolo divorandosi una ghiotta occasione.
Finale di primo tempo con Inter sbilanciata e distratta nelle coperture difensive: al 35' Brienza lanciato in porta con Destro solo in mezzo davanti a Julio Cesar prova a servire il compagno ma Samuel in scivolata evita il probabile 0-2. Al 40' Stankovic, imbeccato da Alvarez, si divora un altro goal calciando alto davanti al portiere bianconero.
Al 42' il pareggio inaspettato: sugli sviluppi di un calcio d'angolo in favore dell'Inter, assist clamoroso e involontario di Pesoli che rimette il pallone al centro dell'area  dove Milito è pronto e con un'incornata sotto porta batte Pegolo: 1-1.
Nella ripresa l'Inter si impadronisce del possesso palla e al 54' Milito si divora un altro goal calciando fuori una respinta imprecisa di Pegolo su tiro dalla distanza di Alvarez. I padroni di casa continuano ad attaccare a testa bassa ma il copione della gara non cambia: i senesi sono sempre letali in contropiede e mettono in serio pericolo la difesa interista, specialmente al 73' quando Mattia Destro si lancia a rete e viene chiuso all'ultimo istante dai difensori avversari.
Tre minuti più tardi grande discesa di Zanetti il cui cross viene neutralizzato da Pegolo. Sugli sviluppi dell'azione Alvarez perde un pallone prezioso e gli ospiti si fiondano in contropiede che però si conclude con un nulla di fatto.
All'80' la svolta: Mannini trattiene Nagatomo in area, calcio di rigore che il Principe Milito non sbaglia; 2-1 e doppietta dell'attaccante argentino. Nel finale l'Inter non rischia più di tanto e controlla il match fino alla fine mantenendo palla e non concedendo contropiedi al veleno agli avversari. Nelle ultime battute solo un pò di apprensione su un paio di calci piazzati che però non fruttano ai toscani il pareggio.
CHIAVE - Sicuramente il goal allo scadere del primo tempo di Milito che, approfittando del regalo di Pesoli, manda negli spogliatoi la sua squadra con risultato raddrizzato e morale ritrovato. Nella seconda frazione di gioco l'Inter entra in campo più cattiva agonisticamente e più vogliosa di riacciuffare la vittoria. Un goal che ha cambiato volto agli undici di Stramaccioni e all'intera partita.
CHICCA - Infinito capitan Zanetti. Nella serata del 'Meazza' con la sua ennesima partita da vero leader raggiunge le 570 presenze in Serie A (contando anche i due spareggi UEFA col Bologna della stagione 1998-99 e quello Champions col Parma nel 1999-00) raggiungendo così un altro mito del calcio italiano: Dino Zoff. In questa speciale classifica i due si trovano al terzo posto nella graduatoria di tutti i tempi. A precederli ora solo un altro ex nerazzurro come Gianluca Pagliuca a quota 595 e Paolo Maldini che di presenze ne ha invece collezionate 648.
TATTICA -  Una partita a dir poco complicata per gli uomini di Stramaccioni. Il Siena di Sannino è maestro nel chiudere gli spazi e ripartire e nel primo tempo il lavoro del tecnico campano si vede tutto. Nerazzurri poco compatti si scoprono facilmente e arrivano al pareggio nel finale di primo tempo solo grazie ad un grossolano errore avversario.
MOVIOLA - Partita intensa ma corretta quella diretta da Romeo. Giusto non dare il rigore ad inizio gara in occasione di un contrasto Milito-Vitiello, sacrosante tutte le ammonizioni estratte, in special modo quella inflitta a Walter Samuel che blocca fallosamente Destro lanciato in contropiede.
Alcuni dubbi sulgli episodi specifici: a 10 minuti dalla fine contatto sospetto con trattenuta in area su Pazzini: da rivedere. Sessanta secondi più tardi Mannini trattiene ripetutamente Nagatomo che cade in area: rigore non nettissimo ma ci può stare.
PROMOSSI & BOCCIATI - A compensare la disastrosa prova di Walter Samuel (sostituito dopo appena 37 minuti) e la deludente prestazione di Alvarez, un'altra gara immensa di Javier Zanetti che gioca a tutto campo e non sbaglia nulla: chiusure da manuale e discese da ventenne, come sempre. ntensità incredibile al centrocampo con anche una discreta qualità.
Le azioni più importanti dei nerazzurri passano quasi sempre dai suoi piedi. Tra i migliori anche Joel Obi, che dà intensità incredibile al centrocampo con anche una discreta qualità (le azioni più importanti dei nerazzurri passano quasi sempre dai suoi piedi) e Milito, autore del goal del pareggio e sempre nel vivo del gioco. Nel Siena ottima prova di sacrificio di Destro e Brienza, sempre pericolosi in contropiede e pronti ad aiutare i compagni in fase difensiva. Bocciatura per Pesoli, sulla cui prestazione pesa come un macigno l'errore che ha propiziato il pareggio dell'Inter.
fonte goal.com

Sannino: "Peccato per i gol: due errori"
Giuseppe Sannino ha qualche rimpianto dopo la sconfitta di San Siro: "Abbiamo giocato un gran primo tempo, peccato aver subito il pareggio subito prima andare negli spogliatoi, altrimenti saremmo tornati in campo nella ripresa con lo stesso piglio che avevamo a inizio partita. Ma dobbiamo mettere in conto che l'Inter è l'Inter, ha giocatori importantissimi che credono a alla rimonta per il terzo posto. Ma il Siena ha fatto la partita che doveva fare''. I gol sono arrivati su due errori difensivi: ''L'Inter ha avuto tante occasioni per fare gol. Sono arrivati su due infortuni nostri. Il rigore non l'ho visto, è successo lontano da me. Il primo gol subito parte da lontano, per stanchezza, forse non eravamo pronti sul calcio d'angolo. Ma non sono gli episodi che mi fanno dire che abbiamo perso immeritatamente. A essere obiettivi l'Inter ci ha messo pressione cercando il gol a tutti i costi e potendo disporre di giocatori di qualità ed esperienza''.
Gasport

Milito affonda anche il Siena
Inter a -6 dal terzo posto

Milano, 11 aprile 2012
Altra doppietta per l'inarrestabile Principe, che arriva a quota 20 gol in campionato. Toscani in vantaggio con D'Agostino, poi un colpo di testa e un rigore dell'argentino premiano una buona Inter, arrembante nella ripresa
Troppe volte quest'anno l'Inter è parsa risorgere, per poi riproporre i soliti problemi. Così stasera , dopo il 2-1 al Siena, anche i più ottimisti tifosi risponderanno con un "Piano, piano" a chi gli sottoporrà questo dato: il terzo posto è distante sei punti, la rimonta è ancora possibile. Ma se col Cagliari si era vista una squadra che lasciava poche speranze, al di là del risultato, la prova contro il Siena è confortante, perché la squadtra di Stramaccioni la interpreta col coltello fra i denti e creando molto, soprattutto nella ripresa, quando con pressing alto e gioco avvolgente mette in crisi l'assetto difensivo del Siena, protagonista di un inizio di gara brillante. Ma c'è un'altra rimonta che, sottotraccia, sta prendendo forma: è quella di Diego Milito sul capocannoniere Ibrahimovic. Il Principe arriva a quota 20 gol stagionali, con un'altra doppietta ed ora la vetta dei cannonieri è distante solo tre centri. E' lui, insieme al capitano Zanetti (570 in A, raggiunto Zoff), l'anima della rimonta.
i gol — Come col Cagliari, l'Inter prende un gol a freddo: è il 7' quando Samuel perde una palla da ultimo uomo sul pressing di D'Agostino. Il centrocampista libera Destro solo davanti a Julio Cesar, ma il portiere para coi piedi. La palla finisce a Brienza, altra parata di Julio che poi si deve inchinare alla terza conclusione, proprio di D'Agostino. Prima e dopo il gol sono i nerazzurri ad attaccare di più, ma la squadra di Stramaccioni lascia spazi per le ripartenze: prima di uscire per infortunio (entra Nagatomo, con Chivu centrale) è Samuel a evitare il raddoppio. Poi, però, ci pensa Milito. O meglio, ci pensa Pesoli a dare a Milito la palla dell'1-1. Corner da destra, cross di Zarate, sul secondo palo Pesoli cerca di liberare ma rimette in mezzo per il colpo di testa vincente del Principe. Si va negli spogliatoi in parità, si torna con una sola squadra in campo, o quasi. Il secondo tempo è una recita interista, che trova il premio del gol dal dischetto, per un fallo di Mannini su Nagatomo. Milito trasforma di potenza, per il 2-1 finale.
stramaccioni, 7 punti — Stramaccioni centra così la seconda vittoria nelle tre gare da tecnico: sette punti, buon bottino, reso anche più nobile dalle frenate delle altre aspiranti al terzo posto (solo stasera cadono Lazio, Napoli e Udinese). Il nuovo tecnico se non altro ha almeno rivitalizzato a livello di voglia e intensità la squadra: l'Inter del secondo tempo è la migliore della sua gestione. Zarate pare a tratti indemoniato (nonostante qualche errore nelle scelte), Zanetti è il solito treno, Stankovic sventaglia e cerca il tiro, persino lo spaesato Alvarez (a destra nel tridente, ruolo non suo) dà segni di riscossa. La squadra resta alta e recupera palla, poi allarga il gioco e dà palloni buoni per Milito. Lucio continua a eccedere nelle discese centrali e nei primi 45' la squadra lascia troppi spazi, ma l'Inter dà l'impressione di essere una squadra viva. E non è poco, in questa stagione.
siena, inter tabù — L'Inter resta tabù per il Siena (nessuna vittoria in sedici gare): Sannino cambia sette uomini rispetto all'ultima gara, trova subito il vantaggio e finché aggredisce alto crea problemi. Poi i suoi si rintanano troppo, Pesoli commette erroracci, Mannini ricompare solo per causare il fallo da rigore e si torna in Toscana senza punti. Destro ci prova, mostra grandi doti, manca al momento di concludere. L'Inter lo segue (come la Juve): prenda le misure a questo stadio.
fonte gazzetta.it

Inter-Siena 2-1 11/04/2012
INTER (4-3-3): Julio Cesar, Zanetti, Lucio, Samuel (dal 38' pt Nagatomo), Chivu; Cambiasso, Stankovic, Obi (dal 23' st Poli); Alvarez (dal 32' st Pazzini), Milito, Zarate. All. Stramaccioni
A disp.: Castellazzi, Ranocchia, Nagatomo, Poli, Guarin, Forlan, Pazzini
SIENA (4-4-1-1): Pegolo, Vitiello(dal 28' st Contini), Pesoli, Terzi, Del Grosso; Mannini, Vergassola, Bolzoni (dal 18' st Gazzi), Brienza; D'Agostino (dal 18' st Gonzalez), Destro. All. Sannino
A disp.: Brkic, Belmonte, Contini, Gazzi, Grossi, Sestu, Gonzalez
ARBITRO: Romeo di Verona (Passeri-Nicoletti/Merchiori)
AMMONITI: 20' pt Samuel (I), 44' pt Pesoli (S), 15' st Vitiello (S), 39' st Mannini (S), 39' st Contini (S)
ESPULSI: 48' st Pegolo (S)
MARCATORI: 7' pt D'Agostino (S), 43' pt Milito (I), 37' st rig. Milito (I)
ANGOLI: 9-2
Continua a essere l'Inter la bestia nera della Robur. Dopo sedici punti guadagnati in sette partite, il Siena perde a San Siro. Un ottimo primo tempo, una ripresa di sofferenza il riassunto della gara, con D'Agostino che ha acceso le speranze bianconere, Milito che le ha affievolite e poi spente. Al pronti via, da una parte c'è la 'vecchia' Internazionale, piena zeppa di campioni, nessuno dal passaporto italiano, escluso l'allenatore. Dall'altra un Siena tutto tricolore, diverso per sette undicesimi da quello uscito vittorioso da Bergamo. Sannino torna alla difesa a quattro: al posto di Rossettini c'è Pesoli, in mezzo, a fianco di Vergassola torna dopo il lungo stop Bolzoni, cresciuto nelle giovanili nerazzurre. Sulle fasce Mannini e Brienza, D'Agostino dà manforte a Destro: per la punta azzurra una sfida particolare contro la squadra che lo ha sacrificato un tempo e ora lo rimpiange e che all'andata non ha potuto affrontare per infortunio. Sorte toccata al ritorno al giustiziere della Robur al Franchi, Castaignos che ha finito anticipatamente la stagione. Ai box anche Maicon e Sneijder. Stramaccioni ritrova però Alvarez e anche Julio Cesar e Lucio di rientro dalla squalifica.
Inter pericolosa già dai primi minuti di gioco: al 4' Samuel ci prova di testa, ma è in fuorigioco. Al 6' Pegolo in uscita anticipa Milito. Ma, così è il calcio, è la Robur che passa in vantaggio: la cannonata di Destro si schianta su Julio Cesar, il portiere fa un altro miracolo su Brienza, ma non può niente su D'Agostino (è stato proprio lui a propiziare l'azione approfittando dello scivolone di Samuel) che dalla distanza festeggia nel migliore dei modi la ritrovata maglia titolare. I nerazzurri provano a reagire subito, ma il diagonale di Alvarez è abbondantemente fuori (10'). Nonostante il vantaggio i bianconeri, attenti a difendere in blocco, non rinunciano ad affondare e al 15' il diagonale di Brienza esce non di molto. Al 17' su cross di Chivu, Milito spizzica di testa, la palla sembra uscire, Cambiasso recupera, ma Pegolo è attento. Al 18' sugli sviluppi di un angolo Milito cade in un contatto con Vitiello, Romeo lascia proseguire. Al 21' Samuel non scappa al giallo, Destro non si tiene. Al 23' sugli sviluppi di un altro corner l'Inter segna con Cambiasso, ma il gol viene annullato per la carica di Milito su Pegolo. Solo un minuto prima proteste nerazzurre per un tocco di mano di Mannini. Al 27' la conclusione di prima di Milito, ben servito da Obi, è potente ma centrale. Al 34' nessun problema per Julio Cesar sulla punizione di D'Agostino. Bell'azione di Brienza al 35': il bianconero parte in velocità, all'ultimo prova a servire Destro, ma Samuel riesce a salvare. Al 39' sicuro Pegolo sul tiro piuttosto debole di Zarate. Al 40' Alvarez combina con Stankovic che, in buona posizione anche se un po' defilata, ci prova con il pallonetto: fuori. Non sbaglia invece Milito: è il 41' quando Pesoli svirgola e serve involontariamente l'argentino che di testa rimette il risultato in parità. Punizione per l'Inter al 45': batte Zarate, palla sul fondo. Al 46' Destro cade in area in un contatto con Zanetti, Romeo non vede falli.
Si riparte con gli stessi uomini e con il Siena in avanti, ma Mannini è in fuorigioco. Al 2' Del Grosso anticipa di testa Alvarez: l'Inter spinge, i bianconeri stringono i denti. Al 7' Zarate punta la porta, Vitiello ci mette la zampa. Dopo una manciata di secondi Destro ci prova da posizione impossibile: alto il tiro (c'è però la deviazione di Nagatomo). Al 9' occasionissima per i padroni di casa: Pegolo respinge corto la forte conclusione di Alvarez, Milito, pressato da Pesoli manda incredibilmente a lato. Poi Stankovic dalla distanza trova ben appostato l'estremo difensore della Robur. Al 12' deviazione di Pesoli su Zarate, angolo per un'Inter che attacca a testa bassa. Al 13' Milito di tacco dà a Obi che serve Cambiasso, fuori. Sannino prova a correre ai ripari: dentro Gazzi e Gonzalez per dare nuova linfa alla Robur. Al 18' Zarate riesce a tenere una palla incredibile in campo e crossa, ma non ci arriva nessun compagno. Al 28' azione personale di Destro che proprio all'ultimo viene anticipato da Chivu. Alla mezz'ora Pegolo ribatte il tiro cross di Zanetti, mentre Gonzalez, dall'altra parte, non va oltre il corner (33'). Al 35' Pasoli e Pazzini battagliano in area, Romeo lascia proseguire. Ferma il gioco e indica il dischetto invece un minuto dopo per lo strattone di Mannini su Nagatomo: batte Milito e l'Inter passa in vantaggio. Sul fondo al 40' il tiro da lontano di Stankovic. Al 46' da dimenticare la conclusione di Gonzalez. Al 47' Chivu è costretto a mettere in corner su Brienza. Il risultato non cambia, vince l'Inter e il Siena pensa già al Bologna. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line

Da San Siro:
Andrea Stramaccioni:
“La partita ci si è messa subito in salita: prendere gol dopo 5 minuti contro questo Siena, è stato un grosso handicap. Ma abbiamo giocato un gran secondo tempo, i ragazzi hanno dimostrato di essere vivi contro una delle squadre più in forma del campionato. Le mie scelte? Come sempre ho cercato di mettere in campo l'Inter migliore, a seconda di quello che ho visto in allenamento. Anche oggi abbiamo concesso qualcosa? Attaccando in sette, anche in otto è normale lasciare qualche spazio, ma mi tengo stretto il progresso in fase di costruzione. Senza dimenticare che affrontavamo una delle compagini più abili in assoluto a recuperare palla e ripartire”.
Diego Milito:
“Abbiamo giocato una grandissima partita sotto tutti i punti di vista, della personalità e tecnico. Sapevamo di affrontare un Siena bravo a chiudersi bene e ripartire. Abbiamo interpretato la gara come volevamo. Venti gol? Sto bene, sto attraversando un buon momento e spero che continui. L'importante però è che arrivino i risultati per l'Inter: lotteremo fino alla fine per il terzo posto, ragionando di giornata in giornata e lavorando duro”. (a.go)
Francesco Bolzoni:
“Abbiamo disputato una buona gara, di sofferenza. Un peccato, considerando che eravamo riusciti anche a passare in vantaggio. Perdere così dispiace. Sono contento di essere tornato a giocare: purtroppo per due mesi non mi sono potuto allenare con i compagni per colpa della pubalgia. Il Lecce sta continuando a vincere? Noi dobbiamo fare la corsa solo su noi stessi, abbiamo anche la possibilità di battere il record di punti in serie A. Dobbiamo pensare solo a fare risultato con il Bologna”.
Gianluca Pegolo:
“L'espulsione? Gli ho detto bravo, in modo ironico, a 30 metri di distanza e mi ha espulso... Scandaloso. Il rigore non c'era, ero lì, va bene che siamo a San Siro, ma non si può fischiare... Abbiamo perso e ora siamo ancora lì. Abbiamo fatto un'ottima partita contro una grande Inter, che è venuta fuori soprattutto nel secondo tempo. Ma se è vero che ci siamo abbassati, è vero anche che loro non hanno creato grossi pericoli. E anche noi abbiamo avuto due palle pericolose. La squadra ha comunque dimostrato di esserci. Dispiace semmai il modo in cui è maturata la sconfitta: se all'81l'arbitro non fischia porti a casa un punto, vai a 40 e sei a +6...”.
Pablo Gonzalez:
“L'occasione che mi è capitata? Ho preso male la palla, mi è scivolata... Siamo molto dispiaciuti: torniamo a Siena a mani vuote, benché consapevoli dei nostri mezzi. Il rigore? Il fallo era già iniziato fuori dall'area... Non c'era, ecco il perché delle nostre proteste. L'arbitro ha sbagliato, ma non possiamo farci più niente. Dobbiamo solo pensare a tornare a fare punti e solo a noi stessi. Agli altri, Lecce compreso, non dobbiamo prestare attenzione”. (a.go.)
Emanuele Pesoli:
“Siamo venuti a San Siro per dare il meglio di noi e prendere il massimo possibile. Ci siamo quasi riusciti, poi la è arrivata la rete sfortunata dell' 1-1: l'ho presa io male. Per quanto riguarda il rigore non c'erano gli estremi per darlo. Mannini è stato trattenuto prima, non era assolutamente da assegnare, Romeo lo rivedrà e se ne accorgerà. Se è stata una conseguenza delle proteste precedenti di Pazzini? Si è appoggiato a me, stava a braccia larghe. Semmai un rigore c'era per noi nel primo tempo quando Destro stava per prenderla di testa ed è stato spinto da Zanetti. Resta la buona prestazione collettiva soprattutto in fase difensiva. Adesso ci giochiamo un match point con il Bologna, non possiamo sbagliare partita. Il Lecce a -6? Dobbiamo pensare solo a noi stessi, guardare a loro sarebbe un'agonia continua. ”.
Claudio Terzi:
“Un peccato. Siamo stati ingenui in occasione di entrambe le reti dell'Inter. Il rigore non so se c'era o non c'era, si sono trattenuti entrambi. Nella ripresa ci siamo abbassati un po' troppo, ma l'Inter di fatto non ha creato niente di pericoloso prima del 2-1. Usciamo da San Siro a testa alta, soprattutto per come abbiamo giocato il primo tempo, durante il quale abbiamo avito anche la possibilità di raddoppiare. Ripeto, un peccato: con la vittoria del Lecce anche un punto sarebbe stato importante”.
Roberto Vitiello:
“Ci dispiace tornare a casa senza neanche un punto, ma non è il momento di farci prendere dalla frenesia anche se dietro le altre non mollano. Mancano ancora sei partite, sono tante, dobbiamo rimanere calmi. Stasera abbiamo affrontato una grande squadra e tutti abbiamo dovuto dare il massimo. Quando è entrato Nagatomo dalla mia parte hanno spinto di più, c'era tanto lavoro da fare, ma tutti insieme ci siamo stretti e cercato di arginarli. Peccato aver preso due gol su due situazioni che lasciano l'amaro in bocca”.
Giuseppe Sannino:
“Il rammarico è di aver subito gol a dieci minuti dalla fine quando avevamo già in testa l'idea di portare a casa un punto. Non è certo San Siro lo stadio in cui parti per fare risultato, ma vedendo come è andata i ragazzi, protagonisti di un'ottima prestazione, ne hanno avuto la possibilità. Inter ha valori tecnici e fisici superiori ai nostri, ci ha fatto abbassare un tantino e rischiare. Invece il gol è arrivato su rigore... Ero lontano devo rivederlo, ma in questo momento la cosa più importante è pensare alla prova fornita, e da domani ripartire. E'inutile fare tabelle, con le squadre sotto che continuano a vincere. Questa lotta, rende il campionato incerto e per questo bello. Il Siena deve sapere che la salvezza passa solo attraverso le sue forze, attraverso quello che sa fare. La salvezza dobbiamo prendercela noi, nessuno ce la regalerà. Baratterei le belle prestazioni con i punti, anche rubati, ora più che mai, ora il bel gioco lascia il tempo che trova”. (a.go.)
Giorgio Perinetti:
“Ci sono situazioni che dobbiamo accettare, sapere che succedono. Non è la prima volta. Siamo stati ingenui nel primo tempo subendo un gol che potevamo evitare e che non ci ha permesso di chiudere in vantaggio. Abbiamo commesso qualche disattenzione, ma non è detto che in campo siano disattenti solo i giocatori. Lasciamo stare... Dobbiamo continuare a lottare, in questo campionato assurdo: solitamente a 39 punti la salvezza è certa, invece no. Come ho sempre detto ci sarà da batterci fino all'ultima giornata. Dovremo fare punti sempre, non solo domenica con il Bologna, ma su tutti i campi. Fino all'ultimp minuto, dobbiamo esserne consci. L'Inter stasera ha avuto fortuna in tutto: ha effettuato un cambio decisivo non voluto, dettato dall'infortunio di Samuel. Boi, invece, abbiamo perso per infortunio Vitiello e la sua uscita ha permesso agli attaccanti di districarsi meglio. Ma tanto, quando si va a san Siro si sa che le difficoltà sono troppe”. (a.go.)
Fonte: Fedelissimo on line





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