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Reggina - Siena 1-1

Stagioni > 2008-2009 > Ritorno

REGGINA-SIENA 1-1: EGUAGLIATO ALTRO RECORD
31/05/2009 - 17.20
REGGINA (3-5-2): Marino, Camilleri (dal 19' st Basso), Valdez, Costa, Alvarez, Barreto, Carmona, Viola N. (dal 4' st Viola A.), Barillà (dal 40' st Hallfredsson), Brienza, Stuani. All. Orlandi
SIENA (4-3-3): Manitta, Del Prete (dal 32' st Belmonte), Rossettini, Brandao, Rossi (dal 29' st Galloppa), Jarolim, Vergassola, Zito (dal 10' st Packer), Ghezzal, Calaiò, Maccarone. All. Giampaolo
ARBITRO: Scoditti di Bologna (Lion-Mugolino/Baracani)
AMMONITI: 2' st Calaiò (S), 3' st Costa (R), 22' st Basso (R), 23' st Calaiò (S), 44' st Carmona (R)
ESPULSI: 23' st Calaiò (S)
MARCATORI: 45' pt rig. Stuani (R), 31' st Maccarone (S)
ANGOLI: 4-9
Record di partite vinte, record di vittorie interne, sesta miglior difesa del campionato, salvezza più precocemente raggiunta, giovani promesse trasformate in certezze, miglior attaccante della storia bianconera, doppia convocazione nella nazionale maggiore: difficile chiedere a una stagione qualcosa di più. Falso: in ballo c'è un altro record da battere, quello del maggior numero di punti in graduatoria. La Robur scende in campo al Granillo spinta da tale motivazione e per onorare la maglia nell'ultima partita del campionato. La Reggina, già retrocessa, lo fa giusto per non chiudere come fanalino di coda. L'undici bianconero è quello annunciato, con Brandao che vince il duello con Ficagna e Zito che veste, per la prima volta, la maglia titolare. Con gli ex Cirillo e Cozza fuori e Corradi già in vacanza dopo la rescissione del contratto, Orlandi dà spazio ai giovani, a partire dall'esordiente Camilleri, addirittura classe '92. Esordiente è anche l'arbitro della sfida, Valerio Scoditti. Al fischio d'inizio, Giampaolo è in panchina, ma a dirigere l'orchestra è il suo vice Fabio Micarelli. Il ritmo della gara, come da previsioni, non è forsennato. Al 3' Manitta blocca in uscita senza problemi il traversone dalla destra di Alvarez, al 7' Rossi scambia con Maccarone, che innesca perfettamente Calaiò. L'Arciere cerca di liberarsi in area, si gira, ma tira debole. Al 9' il tiro dalla distanza di Jarolim costringe Marino a deviare in angolo, a cui non crea problemi neanche la successiva conclusione di Zito. Sono i bianconeri ad avere in mano la partita. Al 19' bello lo stop e il tiro al volo, di Maccarone che non centra però lo specchio della porta. Al 23' è Stuani che ha sui piedi l'occasione buona, ma l'arbitro lo ferma per un fallo commesso. Al 24' Zito guadagna una punizione, Maccarone si incarica di batterla, Marino devia di nuovo in angolo. Al 27' Stuani non arriva sul cross di Brienza. La Reggina si fa un po' più pericolosa. Mentre al 32' Ghezzal ci prova al volo su cross di Del Prete rimbalzato sulla difesa, e non va oltre il corner, al 34' sull' angolo di Barreto, Manitta esce male. La difesa del Siena riesce a imediare. Al 39' la punizione di Costa si infrange sulla barriera. Al 41' Brienza, tra Brandao e Roseetini, di testa, non riesce ad arpionare la sfera. Al 42' Ghezzal e Jarolim scambiano ma la difesa reggina spazza via. Al 43' il tiro da fuori area di Calaiò si perde alla sinistra di Marino. La partita cambia al 44': Brandao interviene in area su Stuani: Scoditti concede il penalty. L'uruguayano si porta sul dischetto, tira, Manitta intuisce soltanto: la Reggina passa in vantaggio. Per l'attaccante amaranto è il primo gol nel campionato italiano. Al 47' senza fortuna il cross di Rossi.
La Reggina, nella ripresa, cerca di ripartire da dove aveva chiuso. Non passa neanche un minuto che Stuani passa a Barreto: il suo destro dalla distanza è fuori di poco. All'8' Calaiò non arriva sul buon traversone di Vergassola, Marino lo anticipa. All'11' Calaio' batte un'invitante punizione, ma la palla finisce sulla barriera. Sugli sviluppi dell'azione, nell'area opposta, Brienza tocca per Barreto, che tira debole tra le braccia di Manitta. Al 12' è bravo Camilleri a chiudere su Maccarone. Al 14' il nuovo entrato Packer ci prova da lontano, senza fortuna. Al 16' la doppia parata dell'ottimo Manitta su Brienza salva la Robur dal doppio svantaggio. E' un momento in cui la Reggina sa rendersi pericolsa, sfruttando gli spazi concessi dai bianconeri e gli errori di una difesa non impeccabile. Al 23' Calaiò cade per un contatto in area, Scoditti lo ammonisce per simulazione: l'attaccante è costretto a uscire anticipatamente dal campo, per il giallo ricevuto nel primo tempo. Al 26' Stuani dribbla due avversari in area e mette in mezzo, il giovane Viola sbaglia a porta vuota. Allo scoccare della mezz'ora è Brienza, che in area non trova il tempo e getta al vento il possibile raddoppio. Non sbaglia invece Maccarone al 31': l'attaccante bianconero riceve da Jarolim, controlla alla perfezione e batte Marino. Al 32' spazio per Belmonte, all'esordio. Al 34' Ghezzal ci prova di testa, ma il tentativo è completamente fuori dallo specchio della porta. Al 43' Stuani si gira e carica dalla distanza, la palla sfiora l'incrocio dei pali. Il Siena cerca la vittoria nei minuti finali, soprattutto con Ghezzal che vuole mettere il suo nome nella lista marcatori. E' però troppo altruista al 46' quando passa a uno stremato Belmonte che tira debole tra le braccia di Marino. Al 47' la conclusione di Packer viene deviata in angolo. Al 49' nessun bianconero riesce ad approfittare del cross di Vergassola. Sul rovesciamento di fronte, anche il colpo di Stuani non va oltre il corner. Al fischio finale di Scoditti la Robur eguaglia il record della scorsa stagione: chiude a quota 44 un'annata comunque eccezionale. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line

DALLA ZONA MISTA: LE VOCI DEI BIANCONERI
31/05/2009 - 17.25

Daniele Galloppa:
"Sono felice per la convocazione in nazionale. E' stato il giorno più bello della mia carriera. Voglio ringraziare la squadra, il mister, lo staff e tutto l'ambiente bianconero: senza il sostegno i tutti non sarei mai arrivato a questo punto. Il prossimo anno? Probabilmente sarò a Siena: sono un  giocatore del Siena, ho un contratto di altri tre anni. Ho sempre detto che potrei ragionare su una richiesta importante, di una squadra che ha ambizioni diverse. Ma solo in questo caso, perché Siena non la cambierei per niente altro. Mi hanno fatto piacere tutte le chiamate ricevute, i tanti complimenti. Il lavoro mi ha pagato. Ma come ha pagato me, ha pagato la squadra, protagonista di una grande stagione".
Simone Vergassola:
"E' stata una partita combattuta, il caldo si è fatto sentire come al solito. La sfida è stata aperta da un rigore dubbio. C'è stata un'espulsione su un altro potenziale rigore. Diciamo che alla fine abbiamo meritato il pareggio. Abbiamo un po' rischiato il secondo gol, ci siamo sbilanciati, ma è stata premiata la nostra volta di portare a casa un risultato positivo. Abbiamo eguagliato il record  di punti in serie A. Siamo soddisfatti per aver chiuso bene dopo le due ultime sconfitte con Juventus e Inter, due squadre forti contro cui non siamo riusciti a fare neanche un punto. Speriamo di aver dato soddisfazione ai nostri tifosi e alla società: adesso ci godiamo le giuste vacanze, per poi ripartire al meglio l'anno prossimo".
Massimo Maccarone:
"Il gol? Ho ricevuto una grande palla da Jarolim: mi è arrivata precisa, l'ho stoppata bene, è stato quello il gesto più importante. Ho avuto poi la fortuna di toccarla nel modo migliore con Valdez che mi ha fatto perdere un po' l'equilibrio. Ora dobbiamo pensare al prossimo campionato. Come accaduto l'anno scorso, ripartiremo da una bella salvezza. Tanti giovani promettenti se ne andranno in club più ambiziosi; noi, con i nuovi giocatori, le nuove scommesse, ripartiremo. Il momento della stagione che ricordo con più piacere? La rete realizzata a Catania: quel gol sbloccò la situazione, non vincevamo in trasferta da tanto, quella la vittoria cambiato il ritmo del nostro campionato".
Abdelkader Ghezzal:
"E' stata una bella partita, peccato per l'espulsione di Calaiò: per quella ci dispiace. Il rigore? Ero lontano, non ho visto molto, ma se l'arbitro ha preso questa decisione non possiamo farci niente. Se ci siamo salvati così bene il merito è del mister, della squadra che ha sempre lavorato tanto. La nostra speranza è di riuscire a salvarci anche il prossimo anno, riuscendo a non essere mai invischiati nella zona retrocessione. Per quanto mi riguarda spero di rimanere in bianconero: come ho sempre detto, non potevo tovarmi meglio. Anche in Calabria ho trascorso anni bellissimi: auguro al Crotone di risalire, al presidente e alla squadra tutto il meglio. Alla Reggina auguro di rincontrarci il prossimo anno". (a.go.)
Fonte: Are-Fedelissimo on line

DALLA ZONA MISTA: I DUE TECNICI
31/05/2009 - 17.50

Marco Giampaolo:
"Per una volta mi sono goduto la partita da spettatore. Ho voluto dare soddisfazione ai nostri collaboratori: non sono un  accentratore, e se abbiamo centrato tanti obiettivi il merito è anche dei miei collaboratori, della loro professionalità e bravura. E' giusto che pure loro acquistino credibilità nei confronti dei giocatori. Ho potuto contare su uno staff, sia tecnico che medico, numeroso e all'avanguardia: oggi è impensabile che un allenatore possa guidare una squadra da solo. Poi ci sono i calciatori: senza di loro non vai da nessuna parte. Prima della partita li ho ringraziati per la loro disponibilità in questi undici mesi, perché mi sono divertito ad allenarli. La società si è potuta togliere un'altra soddisfazione: abbiamo eguagliato i punti conquistati lo scorso anno, tanti giovani sono stati valorizzati... Oggi ho fatto giocare alcuni di loro: un premio per la serietà con cui si sono allenati per un anno intero, una soddisfazione per loro, per i tifosi e per il club. Abbiamo meritato il pareggio: la squadra, anche in 10 è riuscita a portare a casa questo punto. Volevamo chiudere con un risultato positivo: dopo due ko consecutivi avrebbe dato fastidio perdere di nuovo. Il mio futuro? Non ci sono novità: la discussione con la società va avanti, ci stiamo confrontando sui programmi, con serenità e con l'amicizia che mi lega ad essa. Vogliamo tutti il meglio per il Siena. Le occasioni possono capitare domani come non capitare mai. La cerdibilità la danno il lavoro e la coerenza".
Nevio Orlandi:
"Il Siena è stato protagonista diu un ottimo campionato. Ha calciatori importanti e un ottimo tecnico. La gara di oggi aveva poche motivazioni per entrambe, è stata una gara di fine campionato, ma i bianconeri hanno messo in campo il valore di sempre. Noi volevamo congedarci dal pubblico, tra l'altro poco numeroso, nella maniera più giusta. Alla fine l'incontro ha rispecchiato il nostro cammino in campionato: non siamo stati bravi a capitalizzare quanto creato e abbiamo subito al primo errore individuale. Siamo comunque consapevoli di poter risalire l'anno prossimo". (a.go.)
Fonte: Are-Fedelissimo on line


Serie A - Pari al Granillo con Stuani e Maccarone
Eurosport - dom, 31 mag 18:48:00 2009

La Reggina saluta la Serie A pareggiando 1-1 con il Siena: Stuani porta in vantaggio gli amaranto dal dischetto allo scadere del primo tempo, ma alla fine Maccarone trova il pareggio a un quarto d'ora dalla fine
Avrebbe voluto salvare almeno l'onore la Reggina, presentatasi all'ultima di campionato già retrocessa, battendo un Siena privo di motivazioni. Gli amaranto, però, non ci sono riusciti, facendosi imporre il pareggio dai toscani. L'undici di Orlandi, dopo essere passato in vantaggio grazie ad un rigore procurato e trasformato da uno Stuani in buona evidenza, non è riuscito a mantenere il vantaggio e si è disunito, confermando i limiti tecnici che ne hanno segnato il rendimento per tutto il campionato.
La vittoria avrebbe rappresentato anche la giusta risposta da parte degli amaranto ai propri tifosi che hanno snobbato l'ultima di campionato presentandosi soltanto in poco più di mille al Granillo e concretizzando così in modo visibile la propria protesta contro la dirigenza della società per un campionato che è stato condotto sempre in salita e con un organico inadeguato. Lo stesso Orlandi, peraltro, ha voluto schierare un formazione composta in buona parte da riserve e giovani della primavera, a dimostrazione dell'atteggiamento volutamente rinunciatario con cui si è voluto affrontare l'ultimo impegno del torneo. Il pari, comunque, appare il giusto risultato per quanto le due formazioni hanno saputo esprimere. Unica consolazione per gli amaranto il fatto di non avere concluso il campionato all'ultimo posto, lasciato al Lecce, sconfitto a Genoa.
Reggina e Siena hanno dato vita ad un incontro povero di spunti tecnici ed agonistici. Brienza e compagni, in particolare, per buona parte del primo tempo hanno lasciato l'iniziativa agli avversari che si sono resi pericolosi già all'8' con un gran tiro di Jarolim, su cui Marino si è opposto con bravura. La prima occasione per la Reggina arriva soltanto al 26', quando Stuani si presenta in ritardo sul cross di Brienza. Allo scadere del primo tempo, arriva, inaspettato, il vantaggio della Reggina. C'è un fallo, peraltro dubbio, di Brandao su Stuani. L'uruguayano s'incarica della trasformazione e segna, realizzando il suo primo gol con la formazione amaranto. L'inizio del secondo tempo è ancora sotto il segno di Stuani, che si mette ancora in evidenza dando un minimo di concretezza alla manovra d'attacco degli amaranto.
L'espulsione al 23' di Calaiò potrebbe dare ancora più slancio alla Reggina, ma la situazione evolve in senso esattamente contrario. Sono i toscani, infatti, ad emergere. E così l'undici di Giampaolo, al 31', ottiene il pareggio grazie ad un bello spunto di Maccarone, sicuramente il migliore dei suoi, che raccoglie in area un cross di Jarolim, controlla in velocità superando il diretto avversario ed infila Marino sul primo palo con un gran tiro di sinistro. Per il resto la partita ha ben poco da dire. La Reggina si disunisce ancora di più, ma il Siena non sa approfittarne. Nel finale è ancora Stuani a mettersi in evidenza con due iniziative personali, ma in entrambe le occasioni l'uruguaiano non concretizza.
Eurosport

Di Stuani e Maccarone
i titoli di coda

REGGIO CALABRIA, 31 maggio 2009 - Due squadre senza ambizioni di classifica (ospiti già salvi, padroni di casa in B), pubblico scarso e fischiante, gioco lento, poche emozioni. Cosa ammirare dunque in questo balneare Reggina-Siena dell’ultima di campionato? Qualcosa c’è. I singoli, per esempio, le facce nuove.
LINEA VERDE — Orlandi decide di dare spazio ai ragazzi: nell’undici iniziale due ’92. Uno è Camilleri, centrale dal gran fisico e dall’innato senso dell’anticipo. Maccarone ci sbatte contro più volte a inizio partita, e forse è anche per questo che il Siena di Giampaolo non riesce a trovare i soliti sbocchi. L’altro è il centrocampista Nicolas Viola, bei piedi ma timido, e così ai veterani Barreto e Carmona tocca fare doppio lavoro. Lo fanno bene, perché il possesso palla è tutto amaranto, ma di sbocchi ce ne sono pochi. Giusto qualche fuga sulla destra del bravo Alvarez, le due punte però si muovono poco e vedono palla ancora meno (male soprattutto Brienza, che nel secondo tempo si mangia due gol in solitudine davanti a Manitta). Il Siena, così, non deve faticare molto per gestire e per farsi anche vedere in avanti. Prima ci prova Calaiò, ma il tiro più pericoloso è opera di Jarolim, una legnata da 30 metri su cui Marino mette le mani. Poca roba, in una partita in cui nessuno ha mordente vero e si vive di episodi. Così, dopo 45’ di lancioni della Reggina e tentati contropiedi per il Siena, la gara trova un lampo. Brandao va giù duro su Stuani in area, Scoditti fischia un rigore fiscale ma ineccepibile, e l’uruguaiano insiste per batterlo e segnare così il suo primo gol in un anno e mezzo alla Reggina: botta nell’angolino basso, missione compiuta.
LA RISPOSTA — Altra frazione di gioco, altre facce nuove. C’è quella di Alessio Viola, attaccante, che entra in campo al posto del fratello e subito sbaglia un gol a porta vuota su assist pregevole di Stuani. Quella di Josias Basso, centrale brasiliano alto e irruento (giallo dopo un minuto), e quella del connazionale trequartista Packer. E quella, conosciuta e stupita, di Calaio’, ammonito a inizio ripresa, pescato ad accentuare un contatto in area: secondo giallo di Scoditti, e Siena in 10 uomini. In una partita normale sarebbe un vantaggio enorme per la Reggina, in questa no. Basta un fuorigioco sbagliato da Basso per consentire a Maccarone di ricevere bene su lancio di Jarolim e centrare il pareggio. Secondo lampo, poi si prosegue fino al fischio finale.
Giulio Di Feo gazzetta


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