Siena - Sassuolo 4-0 - Robur Siena - A.C. Siena calcio World Fan Club Robur 1904

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Siena - Sassuolo 4-0

Stagioni > 2010-2011 > Ritorno

SIENA-SASSUOLO 4-0: UN POKER VERSO IL PRIMATO 27/03/2011
SIENA (4-4-2): Coppola, Vitello (dal 22' st Cacciatore), Rossettini, Terzi, Del Grosso, Brienza, Bolzoni, Vergassola, Reginaldo (dal 25' st Kamata), Calaiò (dal 25' st Mastronunzio), Caputo. All. Conte
A disp.: Farelli, Cacciatore, Ficagna, Carobbio, Sestu, Kamata, Mastronunzio
SASSUOLO (4-3-1-2): Pomini, Consolini, Rea (dal 43' pt Girelli), Bianco, Bocchetti, Riccio, Magnanelli, Pecorini, Candido, Catellani (dall'11 st Barbuti), Quadrini (dal 22' st Albanese). All. Gregucci
A disp.: Bressan, Girelli, Albanese, Benedetti, Vaccari, Vignali, Barbuti
ARBITRO: Nasca di Bari (Giallatini-Manna/Sguizzato)
AMMONITI: 37' Reginaldo (S)
ESPULSI: 20' st Girelli (s)
MARCATORI: 1' pt Calaiò (S), 34' t Calaiò (S), 6' st Reginaldo (S), 35' st Mastronunzio (S)
ANGOLI: 4-4
SPETTATORI: 7112 (abbonati: 6186; paganti: 926)
C'è un vecchio detto cinese che recita più o meno così: “Basta aspettare sulla sponda del fiume che prima o poi il cadavere del nemico passa”. Quello del Sassuolo è passato dal Franchi alla 33esima giornata del girone di ritorno. La Robur vendica il rocambolesco 4-3 dell'andata con un tondo 4-0 a firma Calaiò (doppietta), Reginaldo e Mastronunzio.
Nessuna novità nell'undici titolare. Terzi si riprende il posto nel pacchetto arretrato, davanti Caputo affianca Calaiò. Gregucci, a corto di uomini, manda in campo i Primavera Pecorini e Candido.
Certi vizi è bene non perderli, come segnare subito subito e mettere immediatamente le cose in chiaro. Se a Crotone a Brienza erano bastati 20 secondi a Calaiò, ne sono serviti cinque in più per annichilire la squadra di Gregucci: il traversone è di Reginaldo, la sponda di Caputo, la rete dell'Arciere che raggiunge quota 10. All11' risponde Quadrini, ma il suo tiro è debole e centrale, Coppola non ha problemi. Dall'altra parte Reginaldo cerca la conclusione personale: perfetto il tiro a giro del brasiliano, si supera Pomini. Il Sassuolo si rivede al al 17': da dimenticare la conclusione di Pecorini, in Curva San Domenico. Al 21' Del Grosso verticalizza per Calaiò che tira a botta sicura, ma si alza la bandierina: Pomini aveva comunque respinto. Al 27' Brienza cerca la porta, trova una deviazione, angolo. L'estremo difensore ospite esce sul cross di Reginaldo. Al 28' Caputo si insinua tra Bianco e Consolini, a spallate con l'ex Atalanta, non può che concludere debole, para Pomini. Non può niente il portiere al 34': Calaiò si mangia Bianco, si porta palla sul sinistro e incrocia. La gara si spegne in intensità, con un Siena che amministra senza problemi. Altra bella azione della Robur al 40': dopo un batti e ribatti in area Vitiello dà a Reginaldo che ci prova a botta sicura. Gli si oppone Pomini con il corpo.
Nessun cambio a inizio ripresa e passano solo 6' minuti che Calaiò, in posizione regolare, serve Reginaldo per il colpo del ko. Il numero dieci, questa volta non sbaglia, di sinistro cala il tris. Al 20' ancora l'Arciere serve in verticale Caputo, Girelli non può che atterrare l'attaccante: l'arbitro lo manda negli spogliatoi. La punizione la batte Brienza, complice una deviazione ospite, la palla arriva dritta dritta a Pomini. Con tre gol di vantaggio e la superiorità numerica in campo c'è spazio solo per la standing ovation del Franchi a Calaiò che lascia il posto a Mastronunzio, mentre Kamata rileva Reginaldo. Alla mezz'ora Albanese ci prova dalla distanza: conclusione completamente sbilenca. Dall'altra parte è la volta di Bolzoni, fuori di poco. Al 35' c'è gloria anche per Mastronunzio: delizioso il passaggio di Brienza per la Vipera che non si lascia pregare e insacca. L'ex Reggina ci prova al volo sessanta secondi dopo, ma non centra lo specchio della porta. Mentre i bianconeri rischiano la quinta rete con Caputo che da distanza ravvicinare si vede negare la gioia da Pomini, il Sassuolo risponde con Barbuti che centra la traversa, con la palla che rimbalza fuori dalla linea. Con il poker il Siena si porta a -1 dall'Atalanta, a +8 dal Novara, onorando al meglio il ricordo di De Luca. La serie A è sempre più vicina. (Angela Gorellini)
Fonte: Fedelissimo on line

DAL FRANCHI: Vergassola, Cacciatore e Bolzoni 27/03/2011
Simone Vergassola:
“Magari segnassimo sempre dopo venti secondi... Abbiamo avuto l'approccio giusto, quello che dovremmo avere sempre. Passare subito in vantaggio rende tutto più facile. Siamo stati determinati, cinici, anche grazie agli attaccanti che ci hanno aiutato in fase difensiva. Abbiamo sempre avuto la partita in mano e siamo riusciti a chiuderla. Non era facile, sapendo gli altri risultati, dovevamo per forza vincere e non è mai facile anche se hai davanti un avversario rimaneggiato. Di sicuro è cambiato qualcosa mentalmente dopo la sconfitta con il Piacenza che ci aveva ferito. Siamo stati bravi a rimetterci in piedi e vincere, cercando una serie di risultati positivi. Abbiamo avuto un atteggiamento e un'attenzione da piccola squadra, con le qualità tecniche diventa fortissima. Mastronunzio? Ha giocato meno, ma quando è entrato ha sempre fatto bene. Oggi ha segnato un bel gol. Davanti siamo in tanti, ogni scelta del mister è fatta a seconda degli avversari. Noi dobbiamo farci trovare pronti, non mollare mai di un centimetro, quando il mister chiama dobbiamo dare il nostro contributo: quello che conta è il risultato di squadra e non la prestazione del singolo. Non è facile, ma un gruppo deve dimostrare di essere forte in queste situazioni e negli allenamenti settimanali. Se mi aspettavo il crollo del Novara? Lo speravo ma non lo credevo: nelle ultime settimane ha perso punti e smalto, ma può capitare quando fai bene bene, al primo campionato di B dopo anni. Ci vuole un attimo. Noi siamo stati bravi a rimanere lì e recuperare. Ma mancano ancora 9 partite, sarebbe stupido buttare via tutto. Anche lunedì sapremo i risultati delle altre? Da una parte è un bene, dall'altra no. A me piacerebbe che tutte le partite si giocassero in contemporanea. Un tempo era così ed era l'ideale”.
Fabrizio Cacciatore:
“Siamo molto contenti per questo successo. Ma non dobbiamo sentirci appagati. Mancano nove partite alla fine: dobbiamo continuare a ragionare partita per partita e pensare subito alla prossima, per continuare al meglio il nostro cammino. Per quanto mi riguarda sapevo che non sarebbe stato facile trovare spazio. Sono arrivato in una squadra che stava già facendo bene. Quando capiterà la mia occasione cercherò di non farmela sfuggire”.
Francesco Bolzoni:
“Siamo molto contenti, per la prestazione e per il risultato. Parlare di svolta forse è eccessivo, abbiamo centrato un risultato importante, ma non decisivo. Sto facendo bene? Io ce la sto mettendo tutta, poi i giudizi devono darli gli altri. Io sono contento se lo è il mister, lo sono i compagni e lo sono i tifosi”. (a.go.)
Fonte: Fedelissimo on line-Are

Dal Franchi: Calaiò e Coppola 27/03/2011
Emanuele Calaiò:
“Siamo contenti: ci siamo portati a una lunghezza dall'Atalanta, a +8 dal Novara. Ora siamo una squadra matura, che non perde mai la testa. Oggi non era facile, le partite durano 95 minuti. Anche con il Piacenza sembrava una passeggiata e invece sappiamo come è andata. Abbiamo pressato alti, non abbiamo dato loro modo di giocare. Il gol naturalmente, ci ha subito spianato la strada. La gara la avevamo preparata bene, allenandoci anche alle 14 per provare com'era giocare con il caldo. Siamo anche felici per essere il miglior attacco della categoria, la seconda-terza miglior difesa. Sono molto contento anche per Salvatore, dopo le ultime settimane. Sta bene, è tornato a segnare e per un attaccante è importantissimo. Si sta allenando bene e sarà uno dei tanti a contribuire al nostro obiettivo. Al momento della sostituzione gli ho detto proprio che doveva segnare. Questa rete gli darà sicuramente serenità”.
Ferdinando Coppola:
“Farelli non giocherà mai? Mi sono posto l'obiettivo di 42 partite... A parte gli scherzi, Simone con il lavoro che quotidianamente facciamo insieme, avrà lo spazio che merita e non sarà un contentino, ma una gratificazione per il suo impegno. Quanto conta la fortuna? La fortuna te la devi andare a cercare. Siamo partiti benissimo e l'episodio della traversa è arrivato a fine partita... Difficile parlare di fortuna. Arrivare primi? E' il nostro pallino, è il nostro sogno fin dall'inizio. A quello puntiamo. Ma non dobbiamo peccare di superbia. A Modena, contro il Sassuolo il nostro campionato subì una svolta: prendemmo una batosta e ci rialzammo subito dopo lo schiaffo. Oggi potrebbe essere lo stesso”. (A.Go)
Fonte: Fedelissimo Online

Dal Franchi: Brienza e Rossettini 27/03/2011
Franco Brienza:
“Abbiamo iniziato bene. Segnare subito, è normale, ci ha facilitato: una bella azione corale. Era una partita difficile, conoscevamo il valore dell'avversario, ricordavamo bene come era andata a finire in casa loro. Oggi è andata bene, anche grazie ai risultati di chi ci sta davanti e dietro. Mancano nove partite alla fine, sono ancora tante, e solo quando la matematica ce ne darà la certezza potremo esultare”.
Luca Rossettini:
“Siamo contenti di non aver subito reti, ma soprattutto di aver vinto. Loro venivano da un buon periodo, noi siamo stati bravi a segnare subito e poi chiudere la partita. Alla fine abbiamo concesso qualcosina, ma è andata bene. Se vogliamo arrivare dove vogliamo dobbiamo continuare su questa strada: rispetto per tutti, paura di nessuno, lavorando e lottando su ogni pallone. I risultati delle altre ci hanno aiutato, ma mancano ancora nove finali. Noi dobbiamo fare più punti possibile poi si vedrà”. (a.go.)
Fonte: Fedelissimo on line-Are

Siena rullo compressore
Il Novara non c'è più

Gli uomini di Conte strapazzano il Sassuolo con 4 gol e si portano a un solo punto dalla vetta. Quelli di Tesser, invece, all'ora di pranzo vanno in vantaggio per primi sull'AlbinoLeffe, poi perdono 3-1 e si ritrovano con un solo punto di vantaggio sul Varese che piega il Vicenza. In coda colpaccio del Portogruaro dell'ex Agostinelli a Piacenza
MILANO, 27 marzo 2011 - Il Siena è un rullo compressore. Stimolato dal pari dell'Atalanta a Padova di ieri, strapazza il Sassuolo con un ritrovato Calaiò che sfodera due gol e un assist. Il Novara invece sparisce dopo che Bergamelli pareggia il gol di Gonzalez che aveva aperto le marcature: da quel momento gli uomini di Tesser vengono letteralmente dominati dall'AlbinoLeffe di Mondonico, che vincono 3-1. I novaresi così restano terzi ma con un solo punto di vantaggio sul Varese, vittorioso sul Vicenza. In coda la Triesitina va sotto di 2 gol al Nereo Rocco col Frosinone, poi pareggia ma restra nei guai. Colpo del Portogruaro dell'ex Agostinelli a Piacenza. Stasera la Reggina ospita il Livorno dell'ex Novellino.
albinoleffe-novara 3-1
— Difficile pensare che tra Novara e AlbinoLeffe potessero intercorrere, prima del confronto, 19 punti di differenza in classifica a favore dei piemontesi. Alla luce di quanto emerso nel corso della gara infatti la superiorità dei bergamaschi è stata schiacciante e ben fotografata dal successo per tre a uno che forse è anche un po' avaro. Perfetta e in un certo senso inaspettata, viste le numerose assenze, la prestazione dei padroni di casa ma con Mondonico al timone le magie sono sempre possibili. La gara non si era incanalata in binari particolarmente favorevoli per i bergamaschi che al 31' offrivano il pressoché consueto omaggio difensivo con Luoni che scivolava consentendo a Gonzalez di insaccare. Ma poi era solo AlbinoLeffe con Bergamelli protagonista assoluto. Al 36' il centrale difensivo pareggiava di testa deviando un corner di Prevtali e al 4' della ripresa raddoppiava su assist di Piccinni. Tre minuti dopo era Cocco a chiudere virtualmente la gara imbeccato da Previtali. Cocco che al 20' colpiva il palo mentre al 41' Fontana chiudeva provvidenzialmente la porta Martinez lanciato per siglare una sconfitta ancor piu' pesante. (Fulvio Facci)
crotone-empoli 3-2
— Il Crotone torna alla vittoria dopo quattro turni (ultimo successo in casa contro la Triestina) e torna a respirare. Menichini è costretto ad inventarsi una squadra e a cambiare modulo ma alla fine le scelte gli daranno ragione. L’Empoli è sembrata per larghi tratti appagata e solo nel finale dei tempi ha avuto i guizzi giusti. Si parte subito con gli ospiti in avanti e al 7’ è Coralli dal limite cerca lo specchio della porta ma la mira è sbagliata. Il Crotone questa volta riesce a passare indenne i primi minuti e colpisce. Al 13’ angolo di Loviso e testa vincente di Vinetot (al suo primo dentro). Un minuto dopo botta e risposta: Cutolo ruba palla sulla trequarti e spara un sinistro che Pelagotti respinge e sul capovolgimento di fronte è Gorzegno che impegna Concetti in una difficile parata a terra. Il Crotone non molla e al 19’ passa ancora con un gol capolavoro di Djuric che controlla di petto un cross di Correia e in rovesciata batte Pelagotti. Al 27’ ancora Crotone vicino al gol con una girata di Cutolo che Pelagotti respinge in affanno. L’Empoli accorcia con Stovini al 45’ che sfrutta una punizione di Musacci dalla trequarti provocata da un falo di Vinetot. Nella ripresa al 10’ il terzo gol del Crotone dopo che Cutolo aveva colpito una clamorosa traversa, Loviso imbecca Djuric in area che approfitta di una indecisione di Pelagotti e segna la sua doppietta personale. Al 18’ Coralli scappa ad Abruzzese e colpisce il palo di sinistro a Concetti battuto. Al 33’ Djuric di testa per Cutolo che tira in corsa ma Pelagotti para. Aglietti butta dentro anche Michelidlidze che al 39’ va in gol sfruttando una errata uscita di Concetti. Il finale è sofferenza per il Crotone che con l’innesto soprattutto di Russotto controlla bene il finale nonostante il serrate dell’Empoli. (Luigi Saporito)
grosseto-cittadella 1-1
— Il Grosseto fallisce l’aggancio alla zona playoff, facendosi raggiungere dal Cittadella sull‘1-1 al novantesimo dopo aver ripetutamente fallito il colpo del ko, al termine di un incontro giocato sempre in attacco, con una grande aggressività. I toscani hanno sempre avuto in mano il pallino del gioco, hanno effettuato diciassette tiri all’indirizzo della porta di Villanova, ma sul più bello sono stati beffati da un avversaro che, con l’uomo in meno per mezzora, ha effettuato solo un tiro in porta, con Piovaccari, al 20’ della ripresa. “Ci prendiamo questo punto - sorride amaro Serena - arrivato dopo una partita ben giocata. Non siamo stati cinici e siamo stati puniti”. Il Grosseto è passato in vantaggio in pieno recupero dopo aver dominato il primo tempo, con 11 tentativi contro uno solo dei veneti. La palla non è però mai entrata per la bravura di Villanova (splendidi due interventi su Immobile, al 17’ ed al 32’) e per la troppa imprecisione. Vincente invece l’ultimo assalto del primo tempo. Al 49’ Sforzini ha ripreso una respinta del portiere sul tiro di Immobile, ha lasciato sul posto Melucci e di destro ha firmato il quinto gol stagionale. Nella ripresa la squadra di Serena ha allentato la pressione, andando al tiro da lontano con Immobile, che ha sbagliato un po’ troppo, e con Alfageme, dopo una bella galoppata a tutto campo. Al 40’ la più ghiotta occasione per il Grosseto: Sforzini si libera di un avversario e serve Alfageme; invitante palla per Vitiello che spara alto una specie di rigore da poco dentro l’area. Il Cittadella, che ha messo i brividi solo con Piovaccari, al novantesimo ha tirato fuori dal cilindro il pareggio. Dopo un’azione personale di Carra, il cross di Nocentini ha trovato Gasparetto per l’incornata vincente. Ma prima della fine c’è stata l’emozione di un gol annullato a Perna. Tuttavia, per un Grosseto comunque bello sarebbe stato troppo. (Maurizio Caldarelli)
modena-pescara 1-0
— Modena e Pescara confermano il loro attuale stato di salute in una partita che permette, con questa vittoria, agli emiliani di agganciare in classifica proprio gli abruzzesi a quota 42 e di allontanarsi in modo deciso dalle zone più a rischio. Lo stato di salute del Modena dice che nel mese di marzo, cinque partite, la truppa di Bergodi ha incamerato 11 punti. Al contrario quella di Di Francesco appena 1. Evidentemenete il fatto di essere arrivato a ridosso della zona playoff ha giocato un brutto scherzo al Pescara che adesso non può più sentirsi nemmeno tranquillo per quanto riguarda la zona retrocessione. Qualche attenuante per il Pescara che oggi registrava importanti defezioni a centrocampo, con Di Francesco costretto ad inventarsi un 3-4-3, con Sansovini punta esterna, l'ex Bucchi, salutato da un'ovazione da parte dei tifosi di casa, punta centrale, con i due esterni di centrocampo Zanon e Capuano spesso bloccati sulla difensiva. Tra i pali il debuttante Bartoletti. Modena invece con la squadra titolare, grazie al recupero di Signori. Partita tutto sommato avara di emozioni. Il Modena ha ottenuto il massimo con il minimo, attaccando subito il Pescara con una manovra a tratti elaborata che ha trovato suo culmine al 23' con il gol di Greco, alla quarta marcatura stagionale con la maglia gialloblù. Azione avviata da Pasquato dalla destra per Signori che dal fondo mette in mezzo. Passaggio smarcante di Mazzarani e colpo vincente dell'attaccante da posizione favorevole. Greco nell'esultare mostra la maglia di Claudio Bellucci, l'attaccante modenese fuori dall'inizio dell'anno per un'ulcera. Il Pescara non reagisce e allora ci prova Mazzarani al 28' dentro l'area ma la mira non è delle migliori. Poco lavoro per i due portieri: solo un bell'anticipo in uscita di Bartoletti sull' angolo di Pasquato al 17' e un tempestivo intervento di Guardalben in anticipo su Sansovini con Diagouraga che disturba alle spalle l'attaccante. Nella ripresa non ci sono azioni da gol rilevanti. il Pescara si dimostra più intraprendente ma il Modena mostra una attenzione nella fase difensiva che lascia immutato il risultato fino alla fine. (Paolo Reggianini)
piacenza portogruaro 1-2
— E’ stato sufficiente accennare solamente la parola playoff ed ecco crollare tutte quante le certezze del Piacenza che, dopo la preventivabile caduta di Bergamo, lascia strada ad un gran bel Portogruaro. L’undici di Agostinelli conferma di attraversare l’ottimo momento di forma e, al Garilli, fonda sulla corsa e su un impianto di gioco semplice, ma efficace, il blitz a domicilio dei biancorossi. Scusanti per i padroni di casa? Troppo facile appellarsi alla infinita lista di indisponibili: la mancanza di Cacia là davanti riduce al minimo le soluzioni offensive, con Guzman in preoccupante fase involutiva. Così, il Porto capisce ben presto che ci sono possibilità di colpaccio. Cassano è chiamato al grandissimo intervento già al 3’, sulla sberla di prima intenzione di Scarpa che, al tirar delle somme, sarà tra i migliori. Ed è proprio la formazione di Agostinelli a comandare le operazioni, con Scozzarella sempre presente nel cuore della manovra e un Cunico abile nel fungere da catapulta per gli inserimenti dell’intraprendente Altinier. Al 20’ però, è Espinal a far suonare tutti quanti gli allarmi in casa biancorossa: colpo di testa, su cross del solito Scarpa, e traversa piena. I ragazzi di Madonna non riescono a scrollarsi di dosso l’apatia e il Porto, all’ultimo istante della frazione, passa all’incasso. Lo fa con l’ ex di turno: Cristante mira a centro area per il cross ma il pallone si infila beffardo sul palo più lontano. Tanto bello quanto fortuito il vantaggio con cui si torna negli spogliatoi. Il copione della ripresa non cambia di una virgola, nonostante le varianti tattiche apportate da Madonna. Il Porto attende il momento opportuno per assestare il colpo del ko. Altinier ci va vicinissimo al 73’ ma, con la sua spaccata da due passi, spedisce il pallone ad un soffio dal palo. Rickler intanto trasloca in area avversaria e al centro della difesa Madonna piazza il redivivo Mei che, all’80’, è letteralmente ubriacato dalle finte del solito Altinier: il gol dell’attaccante vale il raddoppio e mette fine alle speranze emiliane. Nonostante il gol che dimezza lo svantaggio: troppo tardi, perché siamo già all’89’ quando Guzman indovina l’unico pallone della sua gara, indirizzando di testa il cross da destra di Avogadri. (Paolo Gentilotti)
siena-sassuolo 4-0 — Il Siena fa tredici, nel senso delle vittorie interne e vola verso la serie A. Con il Sassuolo bastano pochi secondi per raggiungere l'obiettivo: la squadra di Conte allunga sul Novara e accorcia sull'Atalanta, con una gara mai in discussione. Con otto punti di vantaggio sui piemontesi terzi, se non è lo scatto decisivo poco ci manca. Sassuolo in grande emergenza: sette Primavera convocati, due Novanta in campo fin dal primo minuto: Gregucci non snatura la squadra e va avanti con il 4-3-1-2. Siena invece senza Larrondo squalificato e Marrone con la Under 21, ma la rosa di Conte è ampia e collaudata. Neanche il tempo di rileggere le formazioni e Siena già in vantaggio. Venti secondi, Reginaldo si libera a sinistra e scodella, Brienza ribatte al volo nel mezzo e Calaiò di testa infila Pomini. Reginaldo avrebbe dopo dieci minuti l'opportunità di archiviare la pratica, Pomini gli devia in angolo il tiro dal limite. La squadra di Conte tiene in mano la gara, anche se il Sassuolo abbozza una qualche reazione. Caputo potrebbe raddoppiare in contropiede alla mezz'ora, dopo quattro minuti Calaiò si inventa un gol stupendo: controllo di destro, Bianco superato in velocità e palla, di sinistro, all'angolino. Reginaldo potrebbe fare il terzo a fine tempo, Pomini respinge. Dopo sei minuti della ripresa il Siena mette il timbro: Calaiò (ancora lui) suggerisce, Reginaldo conclude di sinistro in piena area di rigore. Partita finita a 40' dal termine, tanto più che Girelli si fa espellere per fallo su chiara occasione da gol. La ciliegina sulla torta viene messa da Mastronunzio, che ritrova il gol a dieci dal termine su suggerimento di Brienza, mentre il Sassuolo ha anche il tempo di colpire una traversa con Barbuti. (Alessandro Lorenzini)
triestina-frosinone 2-2
— A 10 minuti dalla fine, sotto di due gol, la Triestina era virtualmente retrocessa, ma con la forza della disperazione Godeas e compagni si sono buttati in avanti, prima accorciando le distanze, infine cogliendo il pareggio nei minuti supplementari. Un pareggio che forse servirà poco ma alimenta le residue speranze di salvezza, messe alla frusta da un Frosinone ugualmentei n difficoltà in classifica ma, per quello che ha dimostrato a Trieste, ancora efficace nel gioco e concreto nelle fasi decisive. Giustamente si è lamentato del risultato l’allenatore Campilongo che ha comunque elogiato la eccezionale prova dei suoi, i quali avevano creato le premesse per un successo importante. Due palle gol sprecate nel primo quarto d’ora dopo azioni ubriacanti che avevano messo in difficoltà la retroguardia alabardata. Prima occasione al 9’, su un lancio di Baclet per Sansone che si infila prontamente ma non riesce a concludere. Al 15’ fra un rimpallo e l’altro nell’area di Colombo ancora Sansone si trova in ottima posizione per segnare ma conclude alto. Il gol arriva comunque prima del riposo, al 37° su dormita generale della difesa alabardata, sfruttata da Masucci, che ha giustiziato Cottafava, Malagò e Colombo per esultare poi con i compagni. La Triestina ha utilizzato all’attacco Taddei e Marchi, sopraffatti dalla difesa del Frosinone sui lanci lunghi che spiovevano nell’area di Frison. Nella ripresa, ormai sotto di una rete, l’allenatore Salvioni ha giocato la carta Godeas per sostituire Miramontes e passare a tre punte. Ma il Frosinone non si è fermato e al 20’ ha raddoppiato sfruttando un passaggio sbagliato di Cottafava che ha dato via libera a Sansone per il raddoppio. Altri due cambi per la Triestina con l’innesto di Della Rocca e Testini. Proprio quest’ultimo atterrato da Catacchini ha battuto il calcio di rigore susseguente, spedendo però il pallone sulla traversa. Al 36’, intervenendo su un traversone dal fondo di Godeas, Filkor ha battuto di testa Frison. Nell’assalto disperato prodotto negli ultimi minuti la Triestina è arrivata con rete di Taddei quanto meno al 2-2, che danneggia il Frosinone più di quanto non abbia alimentato la classifica degli alabardati. (Dante di Ragogna)
varese-vicenza 1-0
— Il Varese approfitta della sconfitta del Novara per avvicinarsi al terzo posto dei piemontesi, ora a una sola lunghezza dalla squadra di Sannino che ha battuto il Vicenza grazie ad un colpo di testa dell’ex Pesoli. Sono stati proprio gli ex a vivacizzare la sfida fin dalle prime battute, quando Alemao ci ha provato con una prepotente fiondata dalla distanza, deviata in angolo da Russo (2’). Gli ospiti hanno reagito al 15’ con Cellini che, dopo aver superato il portiere Zappino, impreciso nell’uscita, non ha avuto la meglio su Pisano, pronto a salvare la porta dei padroni di casa mettendo la palla in corner. A trovare il colpo giusto è stato, sul fronte opposto, un altro ex, Pesoli, che ha raccolto un ottimo calcio d’angolo di Zecchin, siglando di testa il gol partita (19’). Il Vicenza, che ha esercitato un discreto possesso palla, è andato vicinissimo al pari con Cellini che, a tu per tu con Zappino, non è riuscito ad inquadrare la rete, calciando alle stelle al 35’. La frazione iniziale si è chiusa con un’azione virtuosa del Varese, rapidissimo, con una serie di veloci passaggi fra Corti, Alemao e Nadarevic, a tagliare la difesa veneta, che è stata salvata dal palo, colto, al volo, da Pisano (41’). Il tema conduttore della partita non è cambiato nella ripresa, caratterizzata dal forcing, costante ma sterile, degli uomini di Maran, al tiro, senza successo, con Gavazzi e Abbruscato fra il 17’ e il 18’. L’occasione più ghiotta è capitata, comunque, a Mustacchio, subentrato, nella staffetta fra ex, a Cellini: l’esterno ha sprecato calciando a lato da pochi passi. Il Varese non è stato da meno con De Luca: il ventenne attaccante, entrato all’inizio del secondo tempo al posto dell’infortunato Alemao e reduce dalla gara di venerdì scorso, giocata, dal primo all’ultimo minuto, con l’under 20 contro la Svizzera, ha, infatti, graziato Russo, non sfruttando un buon passaggio di Ebagua. Nel finale, il Vicenza ha tentato l’ultimo disperato assalto alla porta dei lombardi che non ha, però, vacillato: prima Tulli ha scartato Pisano tirando con forza ma Pesoli ha intercettato col braccio fra le accese proteste della truppa di Maran che ha reclamato il rigore (43’). L’ultimo brivido al 50’ quando Mustacchio ha fatto tremare il palo dopo aver raccolto una respinta corta di Zappino ma anche se l’ex fosse stato preciso, spedendo la sfera nel sacco, il gol non sarebbe stato convalidato per il fuorigioco fischiato da Doveri. Il Varese ha sofferto ma, alla fine, è riuscito ad allungare la striscia di gare interne consecutive senza sconfitte in campionato, portandola a quota 49. E, soprattutto, ha conquistato tre punti che portano il terzo posto a un passo. (Filippo Brusa)
Gasport

Serie B: il Siena cala il poker, la A è più vicina
I toscani dilagano contro il Sassuolo: ora hanno 8 punti di vantaggio sulla terza; sorride il Varese, colpaccio del Portogruaro
Il Siena batte 4-0 il Sassuolo al Franchi e mette una seria ipoteca sulla promozione diretta in Serie A. La squadra allenata da Antonio Conte resta da sola al secondo posto a -1 dalla capolista Atalanta e ha ora 8 punti di vantaggio sul Novara, terzo in classifica e entrato ufficialmente in crisi dopo la secca sconfitta rimediata sul campo dell'AlbinoLeffe (1-3). Tutto facile per il Siena: Calaiò sblocca il risultato dopo meno di un minuto con un gran colpo di testa su cross di Brienza, poi firma la doppietta personale al 33' con un preciso diagonale. Nella ripresa i bianconeri chiudono definitivamente il match con le reti di Reginaldo (51') e Mastronunzio (79'). Punti pesantissimi in chiave playoff per il Varese che batte 1-0 il Vicenza: decide al 19' un colpo di testa di Pesoli sugli sviluppi di un calcio d'angolo.
Emozioni a non finire a Trieste, dove Triestina-Frosinone finisce 2-2: Masucci e Sansone regalano il doppio vantaggio ai ciociari, poi Testini sbaglia un rigore. Per gli alabardati sembra finita, ma nel finale ci pensano Filkor e Taddei a firmare la clamorosa rimonta e a tenere viva la speranza di centrare la salvezza. Impresa del Portogruaro che va a vincere 2-1 a Piacenza: i veneti colpiscono con Cristante e Altinier, agli emiliani non basta il gol nel finale di Guzman. Cade il Pescara, sconfitto di misura a Modena (0-1), mentre il Crotone batte 3-2 l'Empoli allo Scida. Il Cittadella conquista un pari preziosissimo a Grosseto: toscani in vantaggio con Sforzini, ma i veneti trovano il pareggio al 90' con Gasparetto.

Serie B: le pagelle di Siena-Sassuolo
Calaiò man of the match, Reginaldo gol e velocità. Girelli entra e si fa espellere
Le pagelle di Siena-Sassuolo, terminata 4-0.
SIENA

Coppola 6 Giornata molto tranquilla per l'estremo difensore. Mai impegnato in modo pericoloso
Farelli s.v. -
Rossettini 6 Fa' praticamente lo spettatore, il reparto offensivo del Sassuolo non morde mai
Cacciatore s.v. Entra quando la gara è ormai in ghiacciaia, non si mette in luce in modo particolare
Ficagna s.v. -
Del Grosso 6 Partita ordinata del laterale sinistro. Chiamato poco ad offendere per le dinamiche della gara, amministra bene in fase difensiva
Terzi 6 Tornato dalla squalifica, come al solito comanda il suo reparto in modo impeccabile
Vitiello 5.5 Non brillantissimo il terzino destro. Nel primo tempo soffre un po' le discese di Bocchetti. Conte lo sostituisce con Cacciatore
Kamata' s.v. Qualche accelerazione sull'out di sinistra, ma ha poco tempo a disposizione
Bolzoni 6 Ancora una buona prova del gioiellino del Siena scuola Inter. Prezioso sia in copertura che in fase di impostazione
Vergassola 6 Si vede poco il capitano bianconero, ma regala le giuste geometrie a centrocampo
Caputo 5 L'unica nota stonata del match. Sfigura rispetto alla prova brillante del match. Sul finale Pomini gli nega il gol
Calaio' 8 Un vero e proprio show. Due gol e tante giocate. E' lui l'uomo del match
Brienza 6.5 Nel primo tempo è chiuso bene da Bocchetti, nella ripresa quando il Sassuolo rimane in dieci ha maggiore possibilità di manovra e regala l'assist del 4-0 a Mastronunzio
Mastronunzio 6 Entra e segna un gol bellissimo, la Vipera è tornata. Nono gol stagionale per lui
Reginaldo 6.5 Buona prova del brasiliano, solita velocità e tanti dribbling. Prestazione impreziosita dal gol del 3-0
All. Conte 7.5 Con la vittoria di oggi ha messo una seria ipoteca sulla Serie A. Partita sempre sotto controllo, non ha mai rischiato nulla. Dopo la sfuriata di qualche settimana fa contro il pubblico di Siena, ormai il rapporto sembra ormai del tutto ricucito e alla fine della gara applausi e cori sono tutti per lui

SASSUOLO
Pomini 5.5 Ne prende quattro, ma fa altrettanto parate decisive. Senza i suoi interventi il risultato sarebbe stato ancora più pesante
Rea 6 Buona prova di personalità del difensore centrale recuperato in extremis da Gregucci. Ma sul finire del primo tempo deve abbandonare il terreno di gioco
Bianco P. 5.5 Sul secondo gol si fa recuperare metri da Calaiò che poi lo salta e sigla la sua doppietta.
Consolini 5.5 Prova impalpabile per il laterale destro del Sassuolo, che subisce le discese di Reginaldo
Girelli 5 La sua gara dura appena 22 minuti. Entra al posto di Rea e poi si fa espellere per un fallo da ultimo uomo su Caputo
Bocchetti 6 Buona prova del laterale sinistro. Nella ripresa, quando la sua squadra rimane in dieci, si adatta a centrale
Albanese s.v. Buon impatto sul match. Nel finale regala un bell'assist per Barbuti. Un giovane da seguire
Pecorini 5.5 Esordio per il giovane Primavera. Un po' spaesato a metà campo
Candido 5.5 Era uno dei 93' messi in campo, si muove bene dietro le punte, ma è poco incisivo
Quadrini 5 Brutta prova dell'attaccante scuola Roma. Mai pericoloso sotto porta, non regala il suo talento
Riccio 5 Non si vede mai nella manovra del Sassuolo. Viene bloccato dalla ragnatela a centrocampo di Vergassola e Bolzoni
Magnanelli 5.5 L'ultimo a mollare il capitano del Sassuolo. Tanta fisicità a metà campo, ma poca lucidità in fase di impostazione
Barbuti 6 Nel finale sfiora il gol all'esordio, ma la traversa glielo nega. Altro giovane interessante
Catellani 5 Recuperato in extremis non era in ottima forma; infatti Gregucci lo sostituisce per precauzione
All. Gregucci 5.5 Poteva fare poco di più con 12 indisponibili. Fa esordire due classe 93' e chiude con quattro Primabera. I risultati di giornata gli remano contro e adesso dovrà dare risultato nelle due gare decisive contro Albinoleffe e Ascoli
Lorenzo Simoncelli
Redazione Datasport

Serie B: Siena travolge il Sassuolo e vede la A
Imperioso 4-0 degli uomini di Conte, emiliani in piena lotta per non retrocedere
Il Siena batte il Sassuolo 4-0 e accorcia sull'Atalanta, andando a meno uno dai  bergamaschi. Ma soprattutto distacca di otto punti la zona playoff e a nove giornate dal termine ipoteca la promozione diretta in Serie A. Alla doppietta di Calaiò, seguono le reti di Reginaldo e Mastronunzio. Rimane invischiato nella lotta per  non retrocedere il Sassuolo, che oggi in piena emergenza poteva fare poco di più. A  questo punto per le sorti degli emiliani sarà decisiva la sfida salvezza di sabato  prossimo contro l'AlbinoLeffe.
Il Siena recupera Terzi in difesa e conferma a  centrocampo la coppia Vergassola-Bolzoni. Reginaldo preferito a Sestu sull'out di sinistra. In attacco Caputo accanto a Calaiò. Il Sassuolo, in piena emergenza con 12  assenti, è costretto a convocare sette Primavera e due di loro Pecorini e Candido,  classe '93, vanno in campo dall'inzio In attacco recupera Catellani. Inzio choc per il  Sassuolo che dopo appena venti secondi è già in svantaggio. Bel cross di Reginaldo  dalla sinistra, la palla finisce sui piedi di Brienza che la rimette in mezzo e di testa  Calaiò batte Pomini. Decimo gol stagionale per lui. Il Sassuolo prova a rifiatare, ma  sono ancora i padroni di casa, all'11', a rendersi pericolosi con una grande  conclusione a giro di Reginaldo dal limite dell'area. Bravissimo Pomini a deviare in  angolo. Nella fase centrale del match è il Sassuolo a fare la partita con una serie di  incursioni dalla sinistra di Bocchetti, ma gli uomini di Gregucci non riescono a pungere in area di rigore. Al 28' azione solitaria di Caputo, che poi conclude in porta da  posizione defilata, ma è attento Pomini a bloccare a terra. Al 34' è ancora Calaiò a  timbrare il cartellino. Prende palla e metri su Bianco, supera il difensore e scarica un  bel diagonale di sinistro che si insacca all'angolino destro. Quarta doppietta in questo  campionato per il bomber campano e con i due dell'andata sono 4 i gol realizzatti  contro la squadra di Gregucci. Cinque minuti dopo è ancora il Siena a sfiorare il terzo  gol con Reginaldo, ma è bravo Pomini a respingere di piede la conclusione ravvicinata  del brasiliano.
La ripresa si apre con lo stesso leit-motiv: il Calaiò show. Stavolta  l'attaccante regala un bell'assist per Reginaldo che, da due passi, infila Pomini con un  esterno sinistro sporco, ma quanto basta per mettere la partita in ghiacciaia.  Gregucci è costretto a sotituire Catellani, problema muscolare, per un altro  giovanissimo, il classe 92' Barbuti. Al 64' cala definitivamente il sipario alla  Montepaschi Arena con Girelli che strattona e stende Caputo lanciato in porta.  L'arbitro non ha dubbi e lo espelle. Gregucci vuole evitare la goleada e toglie Quadrini  per inserire un difensore, Albanese. Anche Conte inizia la girandola dei cambi e in  pochi minuti manda in campo Cacciatore, Kamatà e Mastronunzio. Al 74' è ancora il  Siena a rendersi pericoloso con una buona conclusione dal limite dell'area di Bolzoni,  palla fuori di poco. Ormai per il Siena è pura accademia, ma i bianconeri non mollano  neanche un centimetro e al 79' partecipa al festival del gol anche Mastronunzio. La  Vipera, imbeccato in area da un bel passaggio di Brienza, scarica un bellissimo destro su cui Pomini non può niente. All' 83' è ancora una parata dell'estremo difensore del  Sassuolo su una conclusione ravvicinata di testa di Caputo a evitare la cinquina. Sul finire pericoloso il Sassuolo con il giovane Barbuti che colpisce una traversa sul cross  di Albanese. Giornata davvero sfortunata per gli emiliani.
Lorenzo Simoncelli


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